Kuala Lumpur. Nessuna traccia dell’aereo della Malaysia Airlines, scomparso nei cieli del Medio Oriente la notte dell’8 marzo.
Degli elicotteri vietnamiti si sono recati sul posto in cui si sono persi contatti tra la torre di controllo e il velivolo, per recuperare un misterioso oggetto giallo, che potrebbe essere, in base alle prime informazioni diffuse, lo scivolo galleggiante dell’aereo. Tuttavia la notizia è stata poco dopo smentita dalle fonti ufficiali vietnamite, che hanno dichiarato che non c’è alcuna connessione tra l’oggetto e l’aereo.
Intanto, l’Agenzia marittima malese ha informato che le macchie di petrolio trovate poco dopo la scomparsa del boeing non appartengono al mezzo. La chiazza di petrolio proviene da imbarcazioni e non da un aereo. Questa è l’informazione che ho ricevuto da Kuala Lumpur, ha dichiarato il capo dell’agenzia marittima, Datuk Nasir Adam. Sul posto sono presenti 34 aerei e 40 navi, che coprono un raggio di 50 miglia nautiche dal punto in cui il velivolo è scomparso. Sono arrivati in Asia anche gli esperti statunitensi della Federal Aviation Administration e National Safety Transportation Board, che contribuiranno alle indagini.
La polizia malese ha identificato uno dei due uomini che sono saliti a bordo utilizzando i passaporti rubati ai due europei, l’italiano Luigi Maraldi e l’austriaco Christian Kozel.Il capo della polizia ha dichiarato che non si tratta di un cittadino asiatico e che sono risaliti alla sua identità grazie alle telecamere dell’aeroporto ma che non possono, per il momento, fornire ulteriori informazioni.
Questo è quello che possiamo rivelare. Stiamo ancora cercando di capire se i due, sospettati di aver utilizzato false identità, fossero entrati legalmente o illegalmente, ha detto il poliziotto Khalid Abu Kabar. Una dichiarazione che ha lasciato stupiti i giornalisti è stata invece quella di Azharuddin Abdul Rahmal, responsabile dell’aviazione civile malese, che riferendosi ai due sospettati ha affermato: Somigliavano a Balotelli.