Islamabad. Una serie di ordigni artigianali sono esplosi al passaggio di un convoglio, sul quale viaggiavano diversi paramilitari e un bambino.
L’attacco è avvenuto in Pakistan, al confine afgano, nella zona tribale di Khyber, nel nord-ovest del paese. Almeno tredici i paramilitari che hanno perso la vita durante l’esplosione. Si trovavano in terra pakistana per aiutare una squadra medica con le vaccinazioni della poliomelite, molto diffusa.
Subito dopo l’attacco si è verificato uno scontro a fuoco tra agenti e miliziani. Si crede che a ideare l’attentato siano stati i Talebani, che rifiutano le vaccinazioni contro la poliomelite, ritenendole una copertura per attività di spionaggio internazionale. Le bombe erano state collocate sul ciglio della strada, nel villaggio di Jamrud Tehsil.
Diversi feriti sono in gravi condizioni di salute. Già lo scorso dicembre un attacco talebano aveva messo in fuga diversi vaccinatori, lasciando i bambini privi di alcuna protezione contro il virus. Sempre nella zona del Khyber infatti, l’attentato alla vita del capo del team di vaccinatori, aveva fatto scappare l’intero staff, ben 328 squadre. Il Pakistan, insieme ad Afghanistan e Nigeria, è uno degli unici tre paesi al mondo a non aver ancora sconfitto la poliomelite.