Mosca. “In Ucraina c’è stato un colpo di Stato incostituzionale e il potere è stato preso militarmente, con le armi”.
Così si è espresso il presidente russo, Vladimir Putin, a proposito della crisi nel Paese confinante, nella sua prima conferenza stampa dalla fuga dell’ex leader ucraino, Viktor Yanukovich.
Nella stessa giornata Putin ha ordinato ai soldati impegnati in esercitazioni militari nella Russia centrale e occidentale, vicino al confine con l’Ucraina, di rientrare alla base. Decisione che arriva dopo l’annuncio del Pentagono di voler sospendere la collaborazione militare con Mosca. E nel pomeriggio sono stati avviati anche i primi colloqui tra i ministri di Kiev e di Mosca.
In un’intervista esclusiva a SkyTg24, l’ex premier Yulia Tymoshenko chiede allOccidente di intervenire in maniera decisa dal punto di vista diplomatico per aiutare lUcraina che altrimenti davanti alla Russia è troppo debole.E’ attesa, intanto, per il vertice Nato che si terrà martedì 4.
“Gli Usa condannano l’atto di aggressione della Russia”, ha detto il segretario di Stato John Kerry in una conferenza stampa da Kiev. “In questo momento il governo ucraino è legittimo e rappresenta il popolo ucraino” ha detto ancora Kerry, ricordando che l’esecutivo “comprende anche membri del partito di Yanuchovich”.
Nonostante i ripetuti appelli la Russia, però,”continua a violare l’integrità del territorio ucraino” e “a violare i suoi impegni internazionali” e ciò “comporta serie conseguenze” sulla sicurezza e la stabilità dell’area euroatlantica. Lo dice il segretario generale della Nato, Rasmussen, affermando che saranno intensificate le consultazioni.
Nel frattempo, ci sono stati dei contatti tra il Parlamento ucraino e quello della repubblica autonoma di Crimea, che vorrebbe maggiore autonomia da Kiev e forse anche l’indipendenza. Secondo un deputato ucraino, Nestor Shufrich, una delegazione di Kiev ha incontrato dei dirigenti pubblici della Crimea ed è possibile che nel prossimo futuro si costituisca un gruppo di lavoro interparlamentare per apportare delle modifiche alla Costituzione e aumentare l’autonomia della Crimea.
Il premier ucraino Yatseniuk ha ribadito che la Russia dovrebbe ritirare le sue forze nelle basi in Crimea e fermare le azioni che minacciano di destabilizzare la regione. In Crimea ci sono 11mila paramilitari filorussi che usano “strumenti difensivi come scudi e bastoni”, ma “molti hanno armi da fuoco regolarmente registrate”,fa sapere il premier della Repubblica autonoma di Crimea, il filorusso Serghii Aksionov, aggiungendo che “il popolo è pronto a sollevarsi per difendere la repubblica autonoma”.
E’ notizia di oggi che gli Stati Uniti aiuteranno l’Ucraina con un pacchetto da un miliardo di dollari per compensare l’eventuale perdita di sussidi energetici dalla Russia. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Gli Usa forniranno anche “assistenza tecnica” al governo ucraino e aiuteranno il Paese a rilanciare l’efficienza energetica e a ridurre la dipendenza dall’import di gas.