Mosca. Il consiglio di sicurezza dell’Onu terrà alle 20, ora italiana, una riunione straordinaria sui drammatici sviluppi della crisi ucraina.
Latensione, nel frattempo,continua a salire e il rischio di cadere in guerra è sempre più vicino. Vladimir Putin ha ottenuto il consenso dal Consiglio della Federazione russa, di attuare un intervento armato in territorio ucraino; mentre il neo primo ministro del governo filo-russo in Crimea, Sergiy Aksyonov, aveva chiesto l’intervento di Mosca per ristabilire pace e calma nella penisola.
Immediata la risposta dell’Ucraina dove il presidente Oleksander Turchinov, ha convocato d’urgenza una riunione dei vertici della sicurezza di Stato, mentre alcuni leader hanno chiesto il coinvolgimento dell’esercito. In particolare Klitschko ha dichiarato: Il Parlamento deve chiedere al comandante in capo dellesercito di dichiarare la mobilitazione nazionale, dopo linizio dellaggressione russa contro lUcraina.
Ma il premier, a Kiev, ha confermato che anche se è inammissibile la presenza dei soldati russi in territorio ucraino, non cederà alle provocazioni, esortando Mosca a richiamare l’esercito. Preoccupata l’America che considera l’intervento armato russo un elemento destabilizzante per l’Ucraina, un gesto molto pericoloso e chiaramente ha riferito Obama, una violazione dell’impegno russo al rispetto dell’indipendenza ucraina.
La reazione anche dall’Unione Europea, dove il presidente dell’europarlamento Martin Schultz ha dichiarato: L’integrità territoriale dell’Ucraina va rispettata. Dobbiamo dire al governo russo che non accetteremo violenze.
Intanto, nei giorni scorsi diversi uomini armati hanno presidiato due aeroporti della Crimea: quello della capitale Simferopoli e quello di Belbek. Decine di uomini armati con kalashnikov, in uniforme non identificabile, si sono posizionati davanti al Parlamento della Crimea e due mitragliatrici sono state poste in modo da proteggere l’edificio.
L’agenzia Interfax ha informato che un gruppo di insorti filorussi hanno occupato il palazzo dell’amministrazione regionale di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, dove si sono sentiti spari di arma da fuoco provenire sia dall’interno che dall’esterno della struttura.
Sulla situazione si è espresso anche il ministro dell’Interno ucraino che ha dichiarato: Mi rivolgo personalmente al presidente Putin per chiedergli di fermare immediatamente la sua aggressione non dissimulata e di ritirare i suoi militari in Crimea. Secondo lui si vuole provocare il conflitto per poi annettersi il territorio.
La Crimea è una repubblica autonoma all’interno dello Stato ucraino, fu donata a Kiev quando era ancora una delle repubbliche sovietiche.