Roma. Beppe Grillo caccia dal Movimento anche i senatori dimissionari e lo fa con un post. I cinque senatori avevano rassegnato le dimissioni in segno di protesta per l’espulsione di 4 colleghi.
E da oggi sono fuori dal Movimento per decisione di Grillo che ha così optato per la linea dura.Decisione che formalizza la rottura ormai avvenuta nei giorni scorsi, ma chepotrebbe innescare una nuova frana all’interno del Movimento.
I senatori eletti come portavoce del M5S – scrive Grillo sul suo blog – Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani hanno rassegnato le loro dimissioni dal Senato e le hanno presentate ufficialmente al presidente del Senato, Piero Grasso. Questo gesto non è stato motivato da particolari situazioni personali, familiari o di salute, come solitamente avviene in questi casi, ma come gesto politico in aperto conflitto e contrasto con quanto richiesto dal territorio, stabilito dall’assemblea dei parlamentari del M5S, confermato dai fondatori del M5S e ratificato dagli iscritti certificati in Rete, in merito ai quattro senatori espulsi. E’ stato loro chiesto se confermassero o meno la propria posizione e l’hanno ribadita. I senatori dimissionari si sono pertanto isolati dal Movimento 5 Stelle e non possono continuare ad esserne rappresentanti ufficiali nelle istituzioni. Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani sono fuori dal M5S.
ELorenzo Battista, uno dei senatori espulsi nei giorni scorsi e destinatari delle minacce, commente su twitter: Ottima prova di democrazia.
Fabrizio Bocchino, un altro dei 4 espulsi, ad Agorà ha detto:Grillo non ha la cultura del dissenso, questo è il problema principale. Noi non sappiamo perché siamo stati cacciati, possiamo solo dedurre che tutto sia dovuto a un comunicato, comparso qualche giorno prima, in cui criticavamo il colloquio tra Renzi e Grillo, in modo peraltro moderato. Il pensiero critico in un movimento così variegato, che prende consensi da destra e da sinistra, è fondamentale.