Pompei. Ancora un altro crollo, dopo i due di ieri, negli Scavi di Pompei. A venire giù è stato un muro di 2 metri in un’area non scavata di via Nola.
Si tratta del costone di una bottega chiusa al pubblico nella regione V, insula 2, civico 19. Le piogge di questi giorni, imbevendo d’acqua la zona non scavata alle spalle della bottega, hanno fatto pressione su un muro lungo 4 metri e di circa 2,5 metri altezza già oggetto di un restauro negli anni passati e contenuto da strutture in ferro. Le pietre erano grezze e tenute insieme da malta. La bottega era già chiusa al pubblico. L’area di via Nola è stata interdetta per i rilievi e i primi interventi di messa in sicurezza. A fare la scoperta il custode della zona in turno stamani.
Dopo il nuovo crollo il presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, Giovanni Puglisi, lancia un forte allarme: “Purtroppo sono situazioni annunciate – dice – non c’è più tempo da perdere dal punto di vista burocratico occorre un piano di interventi straordinario, che metta in sicurezza l’intera area di Pompei dal punto di vista geologico e geo-idrico, perché se questi terreni non hanno un drenaggio forte delle acque piovane è chiaro che Pompei è destinata a crollare per intero”.
“Mi auguro – afferma ancora Puglisi – che il ministro Franceschini, che è autorevole componente del governo, riesca ad ottenere un intervento straordinario del genere. Non credo ci sia altro da dichiarare, dichiarare rammarico e amarezza non serve a nulla, sono cose che sappiamo, si potrebbe istituire la rubrica ‘Pompeì’ sui quotidiani e ogni giorno la riempiremmo con le ultime notizie”, conclude Puglisi.
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