“Mater camorra”, la sfida brechtiana dei ragazzi di Ottaviano

di Redazione

 Napoli. Brecht attualizzato, zoomorfizzato, napoletanizzato. Torna in scena a Napoli Mater Camorra e i suoi figli ispirato a Madre Courage, ideato una decade fa ma rivisto e dotato di nuova energia.

L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Napoli,è dal 24 al 27 aprile, dal 29 al 30 aprile, e dal 6 all’11 maggio, al teatro Tin in vico Fico Purgatorio ad Arco 38.

Il propellente artistico ce lo hanno messo i giovanissimi dell’Accademia vesuviana del teatro di Ottaviano; 17 attori in erba sul palco, accanto a Nicla Tirozzi (nei panni di Anna ’a squarciona) e ognuno impersonifica un animale, dalla scimmia al cacciuttiello, dal cavallo al gorilla.

Sono i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al laboratorio sul teatro epico di Brecht di Gennaro Sallustro (fondatore dell’Accademia vesuviana) e Michele Del Grosso, regista della piéce nonché demiurgo del Teatro Instabile (Tin), complesso di Vico fico al Purgatorio al centro storico di Napoli dove sarà inscenata Mater camorra da stasera all’11 maggio.

Lo spettacolo, che si avvale del patrocinio morale del Comune di Napoli, è dedicato a Gaetano Montanino, vittima innocente di camorra: sul palco scespiriano del Tin sarà presente anche la figlia, Veronica. Che commenta: “Per me sarà comunque un successo, anche prima di andare in scena, perché con questo progetto è stato centrato l’obiettivo della giusta consapevolezza su argomenti fino a pochi anni fa ancora tabù”.

Emozionato Gennaro Lazzari, uno dei giovanissimi attori di Ottaviano: “Siamo nati prima della guerra scatenata da Cutolo ma queste tematiche ci appartengono, ci riguardano da vicino, non bisogna mai abbassare la guardia”. Di una cosa sono sicuri, tutti: “La cultura e il teatro sono le armi più importanti per vincere la camorra”.

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