Casal di Principe. Dal carcere agli arresti domiciliari per l’avvocato Cipriano Chianese, di Parete, considerato l’ideatore dell’ecomafia in provincia di Caserta.
La richiesta dei legali difensori, Emilio Martino e Giuseppe Stellato, è stata accolta dal gip Alessandra Ferrigno che lunedì pomeriggio ha sciolto la riserva. Chianese, dunque, è tornato nella sua abitazione di Parete. Era stato arrestato il 10 dicembre 2013 dal giudice di Napoli su richiesta del pm della Dda di Napoli, Alessandro Milita.
E’ considerato lispiratore di una estorsione che nel dicembre 2005 portò il clan dei casalesi ad acquisire quote e gestione della società di trasporto “Mary Trans”, una società che gestiva autobus e camion utilizzati per il trasporto di rifiuti, fondata nel 1995 dalla famiglia Chianese, ma poi passata di mano.
I nuovi proprietari, di Torino, si rivolsero però al vecchio titolare chiedendo un aiuto economico quando si trovarono in difficoltà. E da lì sarebbe cominciata una spirale di intimidazioni e violenze che ha poi portato i pm allincriminazione per estorsione. Accuse cadute nel 2011, ma recentemente ribadite da un collaboratore di giustizia.
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