Pd, Eugenia Oliva annuncia le sue dimissioni

di Redazione

Cesa. In una nota stampa diffusa ed indirizzata ai vertici regionali e provinciale,Eugenia Olivaha annunciato le dimissioni dal Partito Democratico di Cesa.

Di seguito riportiamo la lettera
integrale rivolta dall’ex assessore alla segretaria del circolo Pd, Antonietta De Michele. “Caro Segretario, dal momento della tua
nomina ho subito pensato che quel risultato andava colto e rispettato, e che
unatteggiamento leale e collaborativonel rispetto dei principi che
mi hanno quotidianamente spinta ad intraprendere la strada della politica,
avrebbe rappresentato da parte mia la dimostrazione di avere voglia di guardare
avanti, aldilà delle incomprensioni del passato, e della fiducia riposta in questo nuovo gruppo .
Avevo promesso a me stessa che avrei assunto una posizione qualora mi fosse
sembrato necessario, ma sempre nel rispetto degli altri a cominciare da te, che
ti sei assunta la responsabilità di
guidare questa nuova fase in un momento oltretutto molto particolare per il nostro
paese che, seppur una piccola realtà, rappresenta
la nostra realtà e va curata e rispettata.

E’ con grande rammarico però che mi
trovo nella necessità di doverti dire che penso che un circolo – laddove il partito rappresenta in primo
luogo una comunità politica – dove nonostante le riunioni si convochino e si
svolgano, appare che l’espressione delle
differenze finiscono in una irritazione della maggioranzae in una
conseguente delegittimazione dell’interlocutore. Non credo sia un metodo
saggio, adeguato alle ambizioni di un partito come il nostro ed alle speranze
che questa nuova stagione hanno attivato; sono convinta piuttosto che si tratti
di un retaggio di atteggiamenti provenienti da un passato più o meno remoto.
Troppe volte sono venute a mancare quelle norme comportamentali di giustizia ed
equità che rappresentano parte dei principi ispiratori del Partito Democratico.

Sono stata additata come una persona che vuole essere rincorsa perché chissà
cosa mi aspetto dal partito ebbene, tra i moltissimi difetti che mi riconosco,
ho la presunzione di affermare che non credo di avere mai sofferto
dell’ansiadi una collocazione; fortunatamente sono pienamente soddisfatta
della mia vita, l’impegno che ho profuso
in politica in questi lunghi
anni, nei DS prima e nel PD dopo, è stato dettato dalla passione e dalla
convinzione di poter concorrere anche in minima parte in modo costruttivo a
migliorare le cose nel nostro paese. Mi sono sempre sforzata di svolgere tutta
la mia attività politica e amministrativa con impegno e senso di responsabilità
cercando, per quanto mi è stato possibile, di contribuire alla crescita del
partito e della comunità.

Questo è lo spirito che voglio continuare a
mantenere:lontano dalle polemiche e dalle facili strumentalizzazioni,
specialmente in un momento così drammatico. Per questo motivo sono qui a scriverti
ed a rassegnarti le mie irrevocabili dimissioni. Mi dimetto perché mi fa paura
unaconcezione del partitoe del confronto al suo interno che piega
verso l’omologazione, di linguaggio e pensiero. Come ho detto quando abbiamo
avuto modo di avere un confronto, voglio bene al Pd e credo fermamente nei
valori e negli ideali di quella sinistra senza la quale questo partito
semplicemente cesserebbe di essere.

Mi dimetto perché voglio avere la libertà
di dire sempre quello che penso. Voglio non dover avere paura di esprimere il
mio pensiero creando confusione o possa
far pensare a qualche attacco personale. Continuerò tuttavia a fare politica,
perché chi come me è stato conquistato dall’ ardore per essa non riesce poi a
farne a meno; continuerò ma in un’altra maniera, quella che più ci avvicina
alla gente, che entusiasma veramente, diversa e lontana dalla ottiche di un
partito che ha fatto dell’individualismo la sua punta di diamante”.

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