Un oceano su una luna di Saturno: forse c’è vita

di Redazione

 La missione Cassini, nata dalla collaborazione tra Nasa, Agenzia Spaziale Italiana e Europea, ha portato alla luce un’incredibile scoperta, pubblicata su Science: su Encelado, una delle lune di Saturno, è stato trovato un oceano che potrebbe ospitare forme di vita.

“I dati sono sorprendenti – ha commentato Luciano Iess, dell’università Sapienza di Roma – Anche una piccola probabilità di trovare forme di vita sarebbe un risultato straordinario”. Encelado è un satellite relativamente piccolo, con un diametro medio di 505 km, solo un settimo di quello della Luna. Se davvero dovesse ospitare forme di vita probabilmente consisterebbe di microbi o di organismi primitivi capaci di sopravvivere in condizioni ambientali estreme.

Questa scoperta è un grande successo per l’Italia, visto che è coordinata dal gruppo di Luciano Iess, dell’università Sapienza di Roma, e finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). “Dalla ricerca emerge che alla profondità di 30-40 chilometri sotto il polo Sud di Encelado esiste una massa d’acqua pari a quella del secondo lago più grande della Terra, il Lago Superiore, profonda otto chilometri e si estende dal Polo Sud almeno fino alla latitudine di 50 gradi. – ha spiegato Iess all’Ansa – Il fatto che l’oceano abbia un fondale roccioso implica che l’acqua sia a contatto con silicati: una condizione nella quale potrebbero avvenire reazioni chimiche interessanti e potenzialmente ricche. C’è una ragionevole certezza che in quell’oceano nascosto possa esistere un ambiente potenzialmente favorevole alla vita”.

Non è la prima volta che su Encelado vengono trovate tracce d’acqua. Nel 2006 la sonda Cassini aveva scoperto l’esistenza di acqua proveniente da geyser e anche allora si era ipotizzato l’esistenza di vita sul sesto satellite più grande di Saturno.

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