No agli Ogm, raccolta firme del M5S in piazza

di Antonio Taglialatela

 Gricignano. Una raccolta firme per dire ‘No’ alle coltivazioni di Ogm (Organismi geneticamente modificati) a Gricignano.

E’ l’iniziativa promossa dal Movimento 5 Stelle, che ha aderito alla campagna nazionale di “ItaliaOgmFree”, in vista della sentenza del Tar Lazio (prevista per lo scorso 9 aprile, poi rinviata) che deciderà sul ricorso di un agricoltore friulano, il quale, impugnando un decreto governativo, vuole coltivare il mais 810 Monsanto nel proprio terreno.

Se il Tar dovesse dar ragione al coltivatore, fin da subito i semi Ogm potrebbero essere piantati sui campi italiani, tra l’altro proprio in periodo di semina. Da qui l’obiettivo di coinvolgere i Comuni che hanno la facoltà di proibire gli Ogm sul proprio territorio, senza che nessuno possa impedirglielo.Sul portale www.italiaogmfree.org ogni cittadino può scaricare materiale informativo, il modello di mozione comunale da sottoporre agli amministratori, la petizione da far firmare, e poi loghi, banner per “invadere” la Rete. Lo stesso materiale che gli attivisti di Gricignano distribuiranno domenica 20 aprile, dalle ore 10 alle 13, in piazza Municipio.

Nel caso il Tar bocciasse il ricorso del coltivatore, la battaglia comunque continuerebbe poiché l’obiettivo principale è rendere l’Italia libera dagli Ogm per sempre. E c’è un unico modo per assicurare che nessun coltivatore possa mai impugnare e vincere: rendere liberi i territori dagli Ogm, metro dopo metro.

Che cosa sono gli Ogm? Sono quei prodotti vegetali modificati nel Dna attraverso tecniche di ingegneria genetica per le quali si ottengono piante e semi con determinate caratteristiche, quali ad esempio: la maturazione in tempi rapidi, la resistenza a pesticidi, erbicidi e antiparassitari, l’immunità da determinate malattie. Al fine di accelerarne il processo di crescita, interi capi di bestiame vengono nutriti con mais ed altri tipi di mangimi geneticamente modificati, in modo tale che un pulcino di poche settimane di vita risulti essere già pronto per arrivare sulle nostre tavole come un ottimo e succulento pollo arrosto.

L’appello dei parlamentari Bernini e Benedetti


Sono pericolosi per la salute? Non abbiamo la certezza scientifica che siano innocui per la salute umana e per l’ambiente. Fin quando non sarà dimostrato il contrario, per il principio di precauzione, non dovrebbero essere né coltivati né importati in Italia. E’ dimostrato invece che gli Ogm contaminano l’ambiente in modo irreversibile, attraverso i pollini e le radici.

Legislazione Italiana ed Europea sugli Ogm. In Europa il contesto normativo sugli Ogm, basato sul principio di precauzione, è oggi costituito dai seguenti testi: Direttiva 2001/18/Ce, che, sostituendo la 90/220/Cee, riscrive le regole base per l’autorizzazione al rilascio nell’ambiente di un nuovo Ogm; Regolamenti 1829 e 1830/2003/CE, che regolano l’autorizzazione e l’etichettatura/tracciabilità degli alimenti e dei mangimi (food & feed) costituiti o derivati da Ogm; Raccomandazione 556/2003, che indica le linee guida sulla coesistenza tra colture Ogm e convenzionali, cui le norme nazionali e regionali dovrebbero allinearsi. L’Italia ha recepito la direttiva 2001/18/Ce attraverso il decreto legislativo 224/2003. Con decreto interministeriale del luglio 2013 si è proibito per 18 mesi uno dei più diffusi Ogm: il mais Monsanto 810. Tuttavia, il Tar del Lazio chiamato ad esprimersi su ricorso presentato da un agricoltore friulano intento a continuare la coltivazione del mais Monsanto (mon810), potrebbe spianare la strada alla legalizzazione della semina di mais Ogm.

Cosa si chiede con la petizione? A prescindere dalla decisione del Tar si chiede: che venga vietata la coltivazione di Ogm sul territorio comunale; che venga indicata la presenza di prodotti Ogm nei prodotti serviti nelle mense scolastiche e nei servizi di ristorazione del Comune; che venga data la precedenza a tutte le forniture alimentari che non contengono Ogm nell’accesso ai bandi per i servizi di ristorazione del Comune.

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