Sarà Il capitale umano, apprezzato noir del regista Paolo Virzì, a rappresentare lItalia in concorso alla 13esima edizione del Tribeca Film Festival in programma dal 16 al 27 aprile.
La manifestazione cinematografica, creata nel 2002 ad opera di Robert de Niro, Jane Rosenthal e Craig Hatkoff allindomani del disastro delle Torri Gemelle a New York per mostrare al mondo la vitalità creativa della Grande Mela per nulla assopita dalla catastrofe epocale, ha negli anni raggiunto un livello di popolarità enorme quale prestigiosa vetrina per i film indipendenti provenienti da tutti i Continenti.
Molte le sezioni competitive con premi in denaro e in risorse per investimenti produttivi. Tra queste spicca, senza dubbio, quella delle opere di finzione internazionali alla quale partecipa, appunto, il lungometraggio di Virzì. Questultimo, tratto dal romanzo omonimo dellamericano Stephen Amidon, trasferisce la scena dal Connecticut alla Brianza per narrare lambiguità, la cupidigia e la cattiveria della provincia italiana incarnata da una serie di personaggi negativi, che hanno i volti, tra gli altri, di Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi. Unottima occasione di lancio in terra statunitense per la pellicola, che dal Tribeca potrebbe spiccare il volo alla volta di Los Angeles e, chissà, ripetere lexploit da Oscar di Paolo Sorrentino.
Per il momento, comunque, manteniamo i piedi per terra e tifiamo per Il capitale umano, titolo sicuramente interessante e atipico nella produzione da commedia del cineasta toscano, e speriamo che figuri bene nel confronto con altre pellicole attese. Tra queste segnaliamo il francese Il rapimento di Michel Houllebecq di Guillame Nicloux, il messicano Gueros di Alonso Ruiz Palacios, lisraeliano Zero Motivation di Talya Lavie e lo statunitense X/Y di Ryan Piers Williams.
Da non dimenticare, tra i documentari, lanteprima mondiale di Biophilia, esperienza visiva imperdibile creata dalla mente geniale della cantante e performer islandese Bjork.