Roma. Arriva da Palazzo Chigi la secca smentita sulla probabile soluzione al problema dell’evasione del canone Rai.
Nessuna ipotesi allo studio, quindi, che uniformerebbe il sistema di pagamento dell’abbonamento alla tv pubblica non solo al possesso del televisore, ma al contatore della luce.
Il canone Rai è una tra le tasse più evase dagli italiani. Secondo le indiscrezioni, lo studio era sul tavolo dell’ottimizzatore della spesa pubblica, il commissario Carlo Cottarelli, insieme a un’altra possibile alternativa, di legare il pagamento del canone al nucleo familiare.
Il tutto per recuperare un tesoretto di risorse per il decreto taglia Irpef, allargando la platea dei beneficiari dei famosi 80 euro in busta paga anche agli incipienti, oltre a chi guadagna redditi fino a 25mila euro. Il provvedimento sull’Irpef, ha confermato il presidente Matteo Renzi in un tweet, sarà venerdì in Consiglio dei Ministri.
Il recupero potenziale – secondo il dossier allo studio del governo – sarebbe di 600 milioni di euro e riguarda il 26,5% dei nuclei familiari (pagano attualmente il canone il 68,7% dei nuclei, pari a 16 milioni e mezzo, con un gettito complessivo di 1,7 miliardi di euro).