Molfetta, padre e figlio morti mentre pulivano una cisterna

di Mena Grimaldi

 Bari. Due uomini, padre e figlio, Nicola Rizzo, 50 anni, e Vincenzo, 28 anni, sono morti martedì mattina in una cisterna per la raccolta dei liquami a Molfetta.

Una terza persona, Alessio, fratello e figlio delle due vittime, è stata soccorsa e si trova in ospedale. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti i tre, titolari della ditta ‘Ecologia Rizzi’ di Bitonto (Bari) dovevano svuotare con il loro camion-autospurgo un tombino per la raccolta della acque reflue dell’azienda ittica ‘Di Dio’ in via Olivetti nella zona industriale di Molfetta.

Alessio ha sollevato il coperchio del tombino che è precipitato all’interno della cisterna sottostante profonda circa tre metri.

Nel tentativo di recuperare il pesante coperchio Alessio è caduto nella cisterna. Il padre, per tirare fuori il figlio è quindi caduto a sua volta, e così anche Vincenzo nel disperato tentativo di salvare il padre e il fratello.

Nicola e Vincenzo Rizzi – stando a questa ricostruzione al vaglio dei carabinieri – sono probabilmente morti per annegamento, mentre Alessio è riuscito ad uscire dal tombino e si è quindi salvato. Il sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, ha proclamato il lutto cittadino per la morte dei due operai.

“Ci sentiamo addosso l’orrore della Truck Center – ha detto – sgomento, senso di ingiustizia, fragilità”.

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