Riforme, incontro Berlusconi-Renzi a Palazzo Chigi

di Redazione

 Roma. Chiusa la prima parte della difficile partita delle nomine Matteo Renzi stringe i tempi e, a sorpresa, incontra Silvio Berlusconi per quasidue ore e mezza per discutere di riforme.

Lo accoglie a cena a Palazzo Chigi un minuto dopo il comunicato del Governo che annuncia le nomine che rivoluzionano i vertici delle partecipate pubbliche. Il premier ha colto i segnali di “nervosismo” del leader di Forza Italia, alla vigilia della possibile decisione del tribunale di Milano sull’esecuzione della sua pena. E gli ha aperto le porte del palazzo del governo, con l’obiettivo di mettere in sicurezza il cammino di riforme condivise, costruito con pazienza negli ultimi mesi.

L’incontro era in cantiere da giorni. L’ex Cavaliere aveva sentito Renzi al telefono lunedì scorso e, nel rassicurare il premier sul suo intento di tener fede al patto del Nazareno, aveva auspicato un colloquio di persona, per “mettere a punto le procedure e i dettagli per la modifica del Senato e per i tempi dei percorsi parlamentari, che non facevano parte dell’accordo”.

E così un incontro è stato fissato per la serata di lunedì 14. Alla vigilia dell’avvio in commissione al Senato della riforma costituzionale, ma anche della possibile decisione del tribunale di sorveglianza sull’affidamento in prova ai servizi sociali per l’ex premier.

Alle 21 il leader di Fi ha varcato il portone di Palazzo Chigi accompagnato da Gianni Letta e Denis Verdini, i due mediatori al lavoro per tenere in piedi il patto del Nazareno, nonostante i mal di pancia che emergono da Fi per come la riforma del Senato è stata scritta dal governo. Con Renzi c’era il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini.

Graziano Delrio, che è impegnato in un’intervista a Porta a porta, spiega: “E’ giusto per il bene del Paese che i leader si parlino e che continuino a parlarsi costantemente” sul tema delle riforme. Tutti abbiamo notato un certo nervosismo negli ultimi giorni da parte di Berlusconi”, c’era “la necessità di continuare a parlarsi per un cammino che fa bene all’Italia”.

Non solo di riforme, riferiscono, ma anche delle misure economiche del governo si è parlato probabilmente durante l’incontro. E più in generale del dialogo che si intende mantenere aperto tra Pd e Forza Italia fino alle europee. E anche oltre.

Da quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi l’accordo sulle riforme tiene: restano fermi i paletti fissati nel patto del Nazareno, mentre ci saranno aggiustamenti su alcuni punti marginali.

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