Scontri nella Capitale. Immagine shock: poliziotto calpesta ragazza

di Stefania Arpaia

 Roma. Si vuole scoprire l’identità del poliziotto in borghese, che durante gli scontri avvenuti a Roma nei giorni scorsi, ha calpestato l’addome di una ragazza, già per terra.

Probabilmente credeva che nessuno l’avrebbe visto e invece l’occhio della macchina fotografica di Yara Nardi, ha immortalato tutto. Una giovane manifestante, in terra, un ragazzo che cerca di proteggerla e un poliziotto che, senza cura, sale con il piede sull’addome della giovane.

Immagini che parlano da sole ma che chiedono giustizia e chiarezza: si vuol capire il perchè di un gesto così crudele da parte di un membro delle forze dell’ordine, che dovrebbe contenere la violenza e non generarla. La fotografia dei due giovani manifestanti è già diventata il simbolo della protesta dello scorso 12 aprile, in piazza Bernini.

Il corteo per la casa e contro l’austerità, avvenuto nella Capitale, è degenerato in violenti scontri. Arance e uova, poi bombe carta, sono state lanciate dai partecipanti alla manifestazione, a cui i poliziotti, hanno risposto con lacrimogeni e cariche. Sembra che tra la folla vi fossero degli infiltrati: i “blu-bloc”, il nome dai k-way azzurri che indossavano, che avrebbero provocato le violenze.

Una quindicina i feriti, tra cui un giovane che ha perso la mano per lo scoppio di un petardo, un giornalista dell’Agi e diversi agenti. La manifestazione partita da Porta Pia in modo pacifico, con lo striscione “Ribaltiamo il governo Renzi. Cancelliamo il decreto Lupi e Jobs Act”, è stata oscurata dalla violenza esplosa nei pressi del ministero del Welfare.

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