Roma. Si è costituito il poliziotto che ha calpestato una ragazza durante gli scontri di Roma di sabato 12 aprile.
L’agente era in borghese – indossava un giubbotto di pelle e dei pantaloni tabacco – e aveva il volto coperto da un casco. Tenendo un manganello in mano, l’uomo si era avvicinato a una coppia abbracciata e stesa sull’asfalto ed era salito con un piede sull’addome della ragazza, con un gesto che resta senza spiegazione.
Si è riconosciuto nei video dei media e ha deciso di presentarsi spontaneamente in questura, che in un comunicato dichiara che “i relativi atti saranno trasmessi allautorità giudiziaria e valutati per gli aspetti disciplinari”.
Il capo della polizia Alessandro Pansa ha commentato l’avvenimento con queste parole: “Abbiamo avuto un cretino che dobbiamo identificare e che va sanzionato. Tutti gli altri che hanno lavorato vanno applauditi per come hanno operato – ha aggiunto il prefetto per placare le polemiche – e per come hanno agito con grandissima correttezza mantenendo l’ordine pubblico e non eccedendo assolutamente, esercitando la forza nei limiti corretti di come è previsto dallordinamento”.
Il corteo per la casa e contro l’austerità, tenutosi nella Capitale, è degenerato in violenti scontri. Arance e uova, poi bombe carta, sono state lanciate dai partecipanti alla manifestazione, a cui i poliziotti hanno risposto con lacrimogeni e cariche. Sembra che tra la folla vi fossero degli infiltrati: i blu-block, il nome dai k-way azzurri che indossavano, che avrebbero provocato le violenze.
Una quindicina i feriti, tra cui un giovane che ha perso la mano per lo scoppio di un petardo, un giornalista dell’Agi e diversi agenti. La manifestazione partita da Porta Pia in modo pacifico, con lo striscione Ribaltiamo il governo Renzi. Cancelliamo il decreto Lupi e Jobs Act, è stata oscurata dalla violenza esplosa nei pressi del ministero del Welfare.
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