Roma. Punteggi dei test di ingresso a medicina ai minimi storici: “ecco la prova che le prove ad aprile sono dannose”.
È quanto denunciano la Rete degli studenti e l’Udu che hanno fatto un blitz davanti al ministero dell’Istruzione, in cui sono stati lasciati i volti di tutti gli studenti danneggiati dal test di ingresso che hanno aderito alla fotopetizione “#stopaltest Io ci Metto la Faccia”.
In una nota, le associazioni degli studenti spigano che “è uscita questa mattina la graduatoria del punteggio per entrare al corso di laurea in Medicina e Chirurgia: i punteggi sono i più bassi mai visti. Il punteggio dell’ultimo candidato rientrato in graduatoria è di quasi 10 punti sotto a quello dell’anno scorso. È chiaro che questi dati siano lo specchio della totale inconsistenza del test come mezzo di valutazione delle capacità e delle conoscenze di uno studente per accedere all’università, vista la grande sproporzione tra i punteggi dello scorso anno e di questo”.
“Questi punteggi – ha detto Alberto Irone, portavoce della Rete degli Studenti Medi – sono la prova tangibile che l’anticipazione del test ad aprile è stato un danno tutto a carico degli studenti. Ci chiediamo quale sia stato il senso di mettere un concorso pubblico in un periodo in cui le scuole superiori e soprattutto i programmi ministeriali non sono stati completati, trovando poi domande nel test relative a questi argomenti non ancora trattati. Questa è l’ennesima dimostrazione che il numero chiuso ed il test sono dei sistemi che non funzionano, che devono essere totalmente ripensati e cambiati alla radice. Per questo il 23 aprile saremo nelle piazze di Italia e chiediamo al Ministro Giannini un tavolo tecnico tra ministero e studenti per ripensare l’accesso all’università”.
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Secondo Gianluca Scuccimarra, coordinatore Unione degli Universitari, “dopo le prime dichiarazioni della Ministro Giannini in merito al suo programma in materia di università e scuola in cui diceva che non avrebbe tagliato fondi, è di ieri la notizia del taglio di 30mln di euro per il 2014 all’università e di 45 milioni per gli anni successivi. Gli studenti che si immatricoleranno nell’anno 2015/16 si troveranno a studiare in università ulteriormente sottofinanziate e messa sul lastrico. Per mantenere gli standard della qualità della didattica la strada giusta non è sicuramente bloccarne l’accesso in entrata né, soprattutto, tagliare ulteriormente fondi ad un sistema già messo sul lastrico. Il 23 aprile nelle piazze porteremo anche questa denuncia, non siamo più disposti ad accettare che l’università non sia garantita a tutti gli studenti”.
Gli atenei con i migliori risultati ottenuti dagli studenti che hanno partecipato ai test di accesso a Medicina, secondo l’elaborazione realizzata dall’Unione degli universitari sui dati resi noti oggi dal sito ufficiale sono questi: Padova con 15 studenti sui primi 100, Bologna con 11, Milano statale con 10. A seguire Pavia con 9, Roma Sapienza con 8 e l’outsider Bari con 6. Completano l’elenco degli ammessi nei primi 10 Torino e Milano Bicocca (ognuno con 5 studenti), Pisa e Napoli Federico II (4), Brescia, Genova e Palermo (3), Foggia, Messina, Perugia e Roma Tor Vergata (2), e chiudono con uno studente ciascuno Verona, Vercelli, Catania, L’Aquila, Udine, Insubria.