Palazzo Cappabianca, Di Muro: “Chiesto sacrificio alla Guardia di Finanza”

di Redazione

 Santa Maria Cv. “Sulla vicenda dell’insediamento della Guardia di Finanza a Palazzo Cappabianca, alcuni esponenti della minoranza si lanciano nei soliti proclami demagogici e disfattisti, ignorando quale sia la realtà”.

E’ quanto afferma il sindaco Biagio Di Muro, commentando le dichiarazioni di un esponente delle forze politiche di opposizione a proposito del mancato insediamento del nucleo operativo delle Fiamme Gialle. “La verità – spiega Di Muro – è che siamo stati noi stessi a prospettare ai vertici della Guardia di Finanza le mutate esigenze dell’amministrazione comunale rispetto alla sistemazione degli uffici giudiziari in città, chiedendo la cortesia di un passo indietro, al quale il comandante provinciale ha acconsentito con alto senso di responsabilità istituzionale”.

L’amministrazione comunale, infatti, aveva scritto una lettera al comando della Guardia di Finanza per spiegare che “i provvedimenti assunti dal governo centrale in tema di amministrazione della giustizia e, in particolare, la riforma della stessa, con il ridisegno della geografia giudiziaria, hanno imposto la necessità ineludibile del reperimento di nuovi locali e strutture per far fronte all’esigenza di allocare gli uffici trasferiti da altre sedi giudiziarie”.

Alla luce di questa considerazione e anche del fatto che dovesse prevalere “la difesa e la tutela di una istituzione, quale è il tribunale, che è la storia della città a cui è indissolubilmente legata in un connubio che nessun amministratore o sindaco, tanto meno lo scrivente, può pensare di scindere”, l’amministrazione aveva chiesto ai vertici della Guardia di Finanza di “riconsiderare la richiesta al Comune di Santa Maria Capua Vetere dell’immobile denominato Palazzo Cappabianca, valutando diverse e alternative soluzioni”, consentendo in tal modo di preservare la presenza della sezione lavoro del tribunale in città.

Alla lettera del sindaco, il comandante delle Fiamme Gialle ha risposto condividendo le motivazioni addotte dall’amministrazione comunale, ed esprimendo la “più alta gratitudine per i sinergici rapporti di intensa collaborazione istituzionale intrattenuti, convinto che tale intendimento costituisca una premessa determinante per ben operare al servizio della collettività”.

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