Consiglio, i dissidenti: “Maggioranza mantenuta dal centrosinistra”

di Antonio Arduino

 Aversa. E’ andato tutto secondo copione nel Consiglio comunale di mercoledì mattina che aveva all’ordine del giorno una serie di mozioni, l’approvazione dei debiti fuori bilancio e la ratifica della convenzione con l’ambito territoriale, relativamente ai rifiuti, ma non tutto è andato liscio.

Tant’è che la seduta si è conclusa con il ringraziamento rivolto dal sindaco Sagliocco ai componenti dell’opposizione che con il loro comportamento responsabile avevano permesso lo svolgimento dell’assemblea, assicurando il numero legale.

Dunque, tutto bene quel che finisce bene ma da quello che si è visto è possibile rilevare due dati politici. Il primo rappresentato dall’assenza di Forza Italia, avendo dato forfait sia i consiglieri che gli assessori di Forza Italia. Una scelta forse condizionata dalle imminenti elezioni europee che vedono in contrapposizione Forza Italia e il Nuovo Centro Destra, al quale hanno aderito il sindaco ed alcuni consiglieri.

Il secondo rappresentato dallo scollamento del gruppo dei dissidenti, smentito però dagli interessati. Un dato, questo, scaturito dall’esito della votazione della mozione presentata da Cella e Candida sulla riduzione del numero degli assessori, l’unica discussa e votata giacché le altre due presentate sono state rinviate all’esame di apposite commissioni mentre quelle presentate da altri consiglieri dell’opposizione non sono state discusse per l’assenza dei proponenti.

“All’inizio dei lavori – racconta Cella, riferendo quanto accaduto in aula – erano presenti nove consiglieri dell’opposizione ed otto della maggioranza. Così se Michele Galluccio avesse votato a favore della mozione, seguendo quanto fatto dal gruppo dei cosiddetti dissidenti che si è sempre dimostrato compatto, la mozione sarebbe stata approvata creando seri problemi al sindaco ed alla sua maggioranza”. “Invece – continua Cella – Galluccio ha preferito tirarsi indietro e, prendendo le distanze dai colleghi del gruppo, nella dichiarazione propedeutica al voto ha preannunciato un voto contrario”. “Voto – sottolinea – che in quel momento avrebbe permesso alla maggioranza di prevalere”. “E’ vero – aggiunge Cella – che alla fine non ha votato perché ha lasciato l’aula prima del voto, mentre gli altri dissidenti lo hanno fatto solo dopo il voto, ma rimane il dato che al momento delle dichiarazioni di voto lui c’era e si è espresso contro la nozione facendo lui da stampella alla maggioranza”.

VIDEO

Per Galluccio il voto negativo era giustificato dalla sua convinzione che gli assessori, se lavorano, sono necessari alla gestione della città e in numero maggiore rispetto a quello attuale, inoltre discutere e votare la mozione non aveva alcun senso perché è nelle prerogative del sindaco decidere il numero degli assessori che va da un minimo di quattro al massimo consentito dal regolamento municipale. Quindi, non c’era alcun motivo di discutere quella mozione. Circa il risultato del voto, essendo arrivato sia pure in ritardo, ma in tempo, il consigliere di maggioranza Marino, anche votando a favore avrebbe determinato una situazione di parità che, come prevede il regolamento, avrebbe dato comunque la vittoria alla maggioranza.

Queste le due versioni di quanto accaduto che proponiamo ai lettori insieme al video in cui tre dei consiglieri dissidenti (Michele Galluccio, Paolo Galluccio e Gino Della Valle) si esprimono sul tema per una personale valutazione, resta il dato di fatto che la seduta è stata resa possibile dalla presenza di consiglieri di opposizione e che Forza Italia in aula non c’era.

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