Giudice di Pace, il 16 settembre scadenza per accorpamento uffici

di Nicola Rosselli

 Aversa. 16 settembre 2014. E’ questa la data critica, ossia quella in cui l’Ufficio del Giudice di Pace del circondario di Aversa – Napoli Nord dovrà, per forza di cose, accorpare almeno gli Uffici di Aversa e Trentola Ducenta.

Sull’argomento si è tenuto un incontro al Tribunale di Aversa – Napoli Nord. Un appuntamento che ha visto i rappresentanti dei giudici di pace sottolineare quelle che sono le proprie necessità logistiche, legate soprattutto al problema di un ufficio gip, considerato che questo tipo di magistratura ha anche competenza penale, oltre che una cancelleria e un archivio per il pregresso di Trentola Ducenta, considerato che il sindaco di questa città, Michele Griffo, non ha ritenuto possibile continuare a sopportare le spese per consentire di mantenere in funzione la sede, mentre si è in attesa di capire cosa faranno gli altri comuni (nello specifico quelli ricadenti nel napoletano) del circondario sede di uffici del giudice di pace.

All’appuntamento erano presenti la presidente del Tribunale di Napoli Nord, Elisabetta Garzo, che, da quanto è dato sapere, avrebbe deciso di affrontare la questione in prima persona, e i coordinatori dei Giudici di Pace di Aversa, Antonio Manfredi e la collega Vittoria Russo, e di Trentola Ducenta, Antimo Femiano, accompagnati da Nicola Di Foggia, vicepresidente dell’associazione nazionale dei Giudici di Pace, e Carlo Maria Palmiero, Componente dell’Ufficio di Segreteria Nazionale dell’Organismo Unitario dell’avvocatura.

In apertura, i magistrati hanno illustrato la situazione, indicando anche gli spazi necessari per consentire di poter esercitare la giustizia. Un aiuto è venuto dai due avvocati presenti che hanno ripreso il vecchio disegno della cittadella giudiziaria in piazza Plebiscito (attuale sede dell’ufficio del giudice di pace), indicando quale contenitore dell’Ufficio Circondariale il complesso conventuale di San Domenico (ex Palazzo di città ed ex biblioteca civica).

Locali che sono, in parte, anche già ristrutturati grazie a fondi europei e regionali fatti giungere dalla giunta Ciaramella. Una soluzione che consentirebbe di tenere gli uffici giudiziari in poche decine di metri. Sull’argomento la presidente Garzo si è riservata di avere un incontro con il sindaco Giuseppe Sagliocco per stabilire quali immobili il Comune intende mettere a disposizione.

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