I carabinieri scoperchiano i tombini: caccia a latitanti?

di Antonio Taglialatela

 Aversa. Il “percorso” tra le fogne che Giuseppe Setola seguì a Trentola Ducenta sfuggendo alla cattura dal bunker di via Cottolengo il 12 gennaio 2009, pochi giorni prima di essere arrestato a Mignano Montelungo.

E’ quello che, sabato pomeriggio, i carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno di nuovo “scoperchiato” per le strade della cittadina aversana.

All’altezza dell’incrocio al confine con Aversa, in via Nunziale Sant’Antonio, i militari dell’Arma hanno bloccato la circolazione stradale, aprendo i tombini lungo l’arteria. Lo stesso punto da dove Setola e i suoi sodali fuoriuscirono all’alba di quel lunedì, sequestrando un’autovettura ad una donna di passaggio e facendo perdere le loro tracce.

Sulle motivazioni che hanno indotto i carabinieri all’ispezione vige il massimo riserbo ma si presume che sia in atto la caccia a qualche latitante o ad armi, su indicazione del boss Antonio Iovine, divenuto collaboratore di giustizia.

Nella stessa mattinata, a Gricignano, in via Sant’Antonio Abate, gli uomini della Benemerita hanno ispezionato un’abitazione per oltre un’ora, lasciandola intorno alle 11.Poi,intorno alle 19, una gazzella dei carabinieri è sfrecciata a sirene spiegateper il centrocittadino. Anche su quest’operazionenon si conoscono dettagli.

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