Napoli. Beni per un valore di 10 milioni di euro riconducibili al clan Polverino sono stati sequestrati, giovedì mattina, dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e dai finanzieri di Giugliano in Campania chehanno eseguito un decreto emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea.
Sigilli a imprese edili, terreni immobili e rapporti bancaririferibili a tre persone della famiglia Simeoli di Marano di Napoli, ritenute affiliate al clancamorristico attivonell’area a nord del capoluogo campano, in altre regioniitaliane e anche allestero.
Già lo scorso 24 ottobre i militari dellarma avevano scoperto speculazioni edilizie dei Simeoli, fondatori delle società”Sime costruzioni” e “Laura”, e sottoposto a sequestro beni mobili e immobili per 28 milioni di euro, arrestando le stesse tre persone (Luigi, Benedetto e Antonio Simeoli) per associazione di tipo mafioso, esecuzione di opere edili senza autorizzazione o in maniera difforme da quanto autorizzato e di concorso con pubblico ufficiale in falsità materiale e ideologica in atti pubblici aggravati da finalità mafiose.
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