Napoli. Riapre i suoi cancelli al pubblico la Mostra d’Oltremare. Dopo oltre trent’anni, la Fiera Monumentale di Napoli, attraverso l’iniziativa “Isola delle Passioni”, diventa uno spazio condiviso, aperto alle proposte di aziende ed associazioni di cittadini.
L’inaugurazione di questo rinnovato luogo di aggregazione è avvenuta in una giornata soleggiata che ha visto tra i padiglioni ed i giardini di Fuorigrotta una notevole affluenza di pubblico. Persone curiose di riscoprire luoghi vicini, eppure di solito visitabili soltanto in occasione di fiere ed eventi particolari.
Luoghi che si presteranno (ingresso unico giornaliero 1 euro, abbonamento mensile 5 euro) ad iniziative ma anche semplicemente a passeggiate a piedi, in bici, e jogging. Ricco il programma di eventi della giornata inaugurale: dal concerto dell’Orchestra Scarlatti ai numerosi spettacoli teatrali anche all’aperto, dalla mostra de “Il Glorioso Giornalino” al dj set degli Almamegretta (questo nel Music Hub, luogo ancora “work in progress” deputato ad accogliere la scena musicale partenopea a partire dal prossimo ottobre), fino questa sera ad uno spettacolo di luci alla Fontana dell’Esedra che si preannuncia degno di quanto avviene solitamente a Barcellona.
In nome dell’apertura anche la conferenza stampa di presentazione, insolitamente “itinerante”, cui hanno preso parte il sindaco Luigi de Magistris, il cardinale Crescenzio Sepe, il presidente dell’Ente Mostra Andrea Rea, l’assessore alla Cultura della Regione Campania Vincenzo Sommese. Presenti anche personaggi del mondo dello spettacolo come Patrizio Rispo e Gianni Simioli.
“Un’apertura epocale. – quella della Mostra, per il suo presidente Rea – Nessuna città ha un patrimonio simile. Siamo sicuri sulla grande risposta che arriverà dalla gente, diventerà lo spazio del tempo libero sia per turisti che per napoletani”. Si tratta di “un esempio”, spiega il cardinale Sepe, “nella speranza che possano aprirsi alle persone tanti altri spazi di questo tipo, che pure sono presenti nella città di Napoli.
Uno dei giorni più belli da quando sono sindaco – afferma Luigi de Magistris – Un po’ alla volta si restituisce Napoli al suo splendore. Presto sarà il turno, dopo lo Zoo, anche di Edenlandia. Questi luoghi devono vivere, speriamo diventino spazi di aggregazione in nome dello sviluppo, del lavoro, della cultura, per i cittadini della zona occidentale quanto per quelli del resto di Napoli. Vogliamo diventino luoghi di spensieratezza: sessanta ettari possono diventare spazi di libertà, di quella libertà che certe volte nella frenesia della nostra città viene un po’ a mancare. Certo – conclude il primo cittadino – si tratta di un’altra sfida: starà ai napoletani rispettare quest’area, preservarla. Ma la città è all’altezza di queste sfide.
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