Napoli. Due arresti “eccellenti”, venerdì mattina, tra Napoli e il Salernitano, contro la criminalità organizzata.
I carabinieri della compagnia Napoli Stella hanno catturato Angelo Rossomanno, 34 anni, residente a Satriano, in provincia di Catanzaro, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata dellarea di Soverato. E’ nipote di Vittorio Procopio, 66 anni, di Satriano, ritenuto contiguo alla famiglia di ndrangheta ‘Gallace’, operante a Guardavalle, attualmente condannato allergastolo per associazione per delinquere di stampo mafioso e omicidio, ricercato dallagosto 2011, quando, sottoposto ai domiciliari per spaccio di stupefacenti, fece perdere le tracce.
Il 34enne è stato rintracciato in via Duomo, nellabitazione di una 47enne del luogo, gia nota alle forze dell’ordine. Luomo, alla vista dei carabinieri, ha tentato la fuga, nascondendosi in uno scantinato di pertinenza della casa, chiuso da una porta di ferro e con finestra con grate, ben nascosto dietro alcuni pannelli di legno. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di una carta didentità falsa. La donna è stata denunciata in stato di libertà per favoreggiamento.E’ stato associato al carcere di Poggioreale.
Ad Angri, in provincia di Salerno, i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e del Ros hanno invece tratto in arresto uno dei cento latitanti più pericolosi dItalia, Francesco Maturo (nella foto), 43enne di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), considerato il reggente del clan Fabbrocino. Si nascondeva in una villetta ed era in possesso di due pistole e di un documento di identità falso.Era latitante dal dicembre 2012, quando assieme ad altre 27 persone fu il destinatario di un ordine di custodia cautelare che colpiva i vertici del clan vesuviano.
L’arresto di Francesco Maturo – VIDEO |