Napoli. “Per aver profuso grande passione umana e professionale, per contribuire con la sua arte a portare la cultura di Napoli nel mondo intero che resta il nostro miglior biglietto da visita”.
Con questa motivazione il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha conferito la cittadinanza onoraria all’attore casertanoToni Servillo. Il conferimento al protagonista del film Premio Oscar “La Grande Bellezza” si è svolto nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, presenti autorità ed esponenti del mondo della letteratura.
In sala presenti: Tullio Pironti, Maurizio De Giovanni, Aurora Spinosa, Maria Carmen Morese, Angelo Curti (teatro uniti), lo scenografo Lino Fiorito, Pascal Vicedomini, Chiara Baffi, Costanza Boccardi, Alessandra Clemente, il presidente del Tribunale Carlo Alemi. Seduta in prima fila la moglie di Servillo, l’attrice Manuela Lamanna.
“Direbbe il poeta ‘è ‘na parola’ – ha detto Servillo ricevendo il riconoscimento – Intanto ringrazio i napoletani. Se ho un piccolo merito nel ricevere questa cittadinanza è nell’aver lottato per il teatro e per la storia del teatro napoletano con i compagni dei teatri uniti restando sul territorio”. Servillo poi ha ringraziato Montesano e parla di un ritratto di “una intera generazione”.
“Vedo molti ragazzi e mi emoziono ancora di più. – ha aggiunto – Alla faccia del cinismo, delle autocelebrazioni io voglio parlarvi dell’avventura di un cuore. Ho cominciato questa avventura da adolescente, quando un cuore fa un grande sforzo per realizzare un destino individuale. Questa situazione di un cuore in quell’epoca della via genera un sentimento fortissimo che si chiama ‘mancanza’, speculare al desiderio di raggiungere una ‘totalità’, che ci definisca, che realizzi il nostro ‘destino individuale’. Io in questo marasma della giovinezza ho capito che potevano riempire la mia mancanza erano due cose: il teatro e Napoli”.
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