Carinaro. Ha scelto il1 maggio, giorno della festa dei lavoratori, per presentare la sua lista “Carinaro Libera” il candidato sindaco Annamaria DellAprovitola.
Per loccasione l’aspirante primo cittadino e i 12 candidaticonsiglierihanno illustrato ai cittadini il programma e le motivazioni che li hanno spinti a proporre un progetto politico costituito da un mix di nuove leve epersone con esperienza amministrativa.
Laureata in giurisprudenza, Dell’Aprovitola ha tra i suoi candidati gli esponenti della maggioranza consiliare uscente Bruno Capoluongo, delegato allurbanistica, e Paolo Sepe, delegato al cimitero, entrambi di estrazione Pd, come la candidata sindaco. Sempre dal Pd e dalla maggioranza provengono la professoressa Maria Grazia De Chiara (già presidente del Consiglio comunale e assessore alla cultura e pubblica istruzione, dimessasi nel luglio 2011 dallAssise) e, anche se non direttamente, lavvocato Nicola Turco, figlio dellattuale vicesindaco Antonio.
Tre candidati dalle fila dellopposizione uscente: il consigliere Lello Sardo, Vincenzo DAgostino (fratello dellex candidato sindaco e capogruppo di Rinascita, Domenico) e Paolo Bracciano (già candidato di Rinascita). A rappresentare i cosiddetti centristi troviamo Giovanni Zampella, comandante in congedo della Polizia municipale carinarese.
I 12 di DellAprovitola, oltre che con lavvocato Turco, si completano con ben quattro nuove leve: Alfonso Bracciano, rappresentante dei Giovani x Carinaro, linsegnante Lidia Pecorario, e le due studentesse universitarie Alessia Sagliocco e Rosita Chiacchio.
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Dicono che dureremo tre mesi, massimo sei. Ma io vi assicuro, cittadini, che laddove fosse data fiducia alla nostra lista, noi porteremo a termine il nostro impegno, fino alla fine del nostro mandato. Con queste parole la candidata a sindaco ha concluso la presentazione tenutasi in via Trieste. Un incontro durante il quale la capolista ha sottolineato i passaggi che hanno portato alla costituzione di questo progetto politico.
Desidero ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la nascita della nostra formazione, di cui ho condiviso e condivido la voglia di fare politica nella sua accezione più pura, ovverosia quella fuori dalle logiche divisionali e finalizzata esclusivamente al raggiungimento del benessere collettivo. Li voglio ringraziare per la fiducia riposta nella mia persona conferendomi la candidatura a sindaco della mia città. Perché, sì, Carinaro è la mia città, quella in cui vivo da ormai quasi vent’anni.
A chi insiste sul fatto che lei non possa fare linteresse del paese, in quanto non nativa del territorio, la stessa sottolinea: Carinaro, la mia città, che ho scelto di amministrare per ben due volte, ottenendo il favore dei carinaresi con il loro voto.
Non manca poi il pensiero alla lista avversaria, con la speranza che i toni di questa competizione si mantengano sul livello democratico, senza attacchi personali, senza strumentalizzazioni patetiche, riconducibili ad un’era di ignoranza ormai superata, anacronistica e del tutto fuori luogo. Due squadre in competizione devono essere guidate dal sano spirito sportivo del Vinca il migliore, ma il migliore per Carinaro, il migliore per la collettività, per il bene pubblico.
Un progetto politico che nasce dallesigenza di un ricambio generazionale, di uno svecchiamento della classe dirigente che ha praticato una politica con i metodi ormai logori del clientelismo, del personalismo, che hanno causato la frantumazione del Pd, del mio partito. Nel prendere atto di tale disfacimento abbiamo dato vita alla nostra lista, provvedendo a raccogliere tutto ciò che di buono era rimasto dalle macerie della maggioranza uscente, con l’aggiunta di rilevanti personalità che più di tutte si erano contraddistinte per una sana opposizione consiliare. E per sana intendiamo quella protesa al fare e non al disfare. Ci accompagna nel progetto anche una nota figura della società civile ed esponente del Centro (Giovanni Zampella, comandante in congedo della Polizia municipale, ndr) ed, inoltre, non poteva mancare l’entusiasmo di giovani donne e l’ottimismo di soggetti che per la prima volta si affacciano al mondo della politica, nell’ottica della valorizzazione delle risorse umane presenti nel nostro territorio.
Prima di passare in rassegna il programma, la leader di Carinaro libera ha sottolineato come è forte la necessità di evitare a Carinaro la presentazione di formazioni rattoppate con l’unico scopo di prendere voti e lasciare indirettamente al potere coloro i quali non ne avevano più le possibilità, che avevano fallito. Noi siamo qui ha detto per avviare una nuova stagione di impegno civico che privilegi il dibattito, il confronto, la dialettica nell’interesse generale dei problemi che sono tanti. E ciò può realizzarsi solo con seri programmi e azioni mirate.
Un programma articolato in cinque punti: Primo spiega la candidata il rapporto trasparente e partecipativo tra il cittadino e l’amministrazione. Non ci chiuderemo nelle nostre stanze, non avrete bisogno di raccomandazioni per parlare con noi. Sarete parte integrante dell’azione amministrativa attraverso la partecipazione diretta e l’informazione. Per quanto attiene il lavoro e lo sviluppo il nostro intento sarà quello di sopprimere il fenomeno dei favoritismi personali. Inoltre, ricerca sistematica di risorse extra-comunali; allautosufficienza energetica; allabbattimento dei costi dei servizi; e alla destinazione degli introiti della promozione pubblicitaria di attività di soggetti privati per la gestione delle aree di verde pubblico. Particolare attenzione sarà rivolta alla difesa dell’ambiente e del territorio. Volgeremo la nostra attenzione a tutte le problematiche inerenti la zona Asi attraverso serrati controlli sulla stessa e su eventuali forme di inquinamento. E, in particolare, sostegno alle famiglie, anziani, disabili, emarginati, ai cittadini dimenticati, oltre a favorire progetti culturali e sociali per l’integrazione, l’inclusione e la parità di genere. Una speciale attenzione sarà rivolta alla figura femminile per favorirne la crescita sociale e professionale.