Caserta. La vicenda è complessa e meriterebbe approfondimenti che richiederebbero pagine e pagine di riflessioni.
Dal 2011 ho condotto, spesso da solo, una battaglia di casertanità e difesa della Reggia. Con la mia maggioranza abbiamo, a volte, fatto scelte difficili o provocatorie, ma nellesclusivo interesse della città. Abbiamo chiesto nel tempo un’attenzione nazionale sul tema. Assistevamo passivi a dichiarazioni e comportamenti del ministero dei beni culturali e dei funzionari locali che non convincevano la cittadinanza e allontanavano la città dal monumento che è il suo simbolo.
Diminuivano i visitatori e turisti nel silenzio assoluto. Con il presidente Caldoro, approfittando della possibilità di utilizzare le risorse comunitarie, ci adoperammo affinché alla Reggia fossero destinati i famosi 21 milioni di euro, spesso citati impropriamente.
Le uniche risorse effettivamente esistenti. Tali somme, grazie alla Regione, oggi sono disponibili per la manutenzione e la ristrutturazione delle facciate.Le gare, non si capisce bene perché, non si sono ancora completate, tra annunci e rinvii.
Con il ministro Bray, nonostante la nemesi storica che ogni tre anni impone a qualcuno di destra e di sinistra di provare a cacciare lAeronautica dalla Reggia, definimmo – speravo – di garantire alla Reggia il sostegno essenziale e irrinunciabile dellAeronautica. 573 famiglie, la presenza di circa 180mila avieri in 10 anni garantiscono alla Città ed alla Reggia di Caserta un appoggio economico e di cuori pulsanti irrinunciabile. Oggi, male informato dai parlamentari locali del Pd, interviene il ministro Franceschini: Per il rilancio della Reggia lAeronautica deve andare via.
Due giorni dopo, a rotta di collo, il ministro della Difesa, Pinotti, piomba a Caserta e in un confronto garbato e sereno afferma che lAeronautica rimarrà a Caserta ma non dice dove e che comunque il trasferimento, lascia intuire, sarà molto, molto lento. Con il rispetto istituzionale dovuto alle due altissime cariche del governo nazionaleaffermo: Va bene, basta che lAeronautica rimanga a Caserta, ma sarà molto importante individuare con chiarezza un percorso che: coinvolga la Città e le istituzioni locali; indichi il progetto preciso di utilizzazione degli spazi occupati oggi dallAeronautica; individui le risorse con le quali tale progetto sarà realizzato, per evitare che quelle aree oggi egregiamente vissute e mantenute siano abbandonate a se stesse; individui in maniera chiara dove si trasferirà lAeronautica.
Oggi leggo, dalle dichiarazioni di autorevoli esponenti del Pd, che il centrodestra avrebbe cambiato idea.Paradossale. E troppo. La mia idea e della mia maggioranza, quella del Consiglio comunale, è sempre la stessa. LAeronautica deve rimanere a Caserta e preferibilmente nella Reggia. Non si può parlare di rilancio di un contenitore fantastico se, invece di costruire idee e percorsi , con spot elettorali e contraddittori mal riusciti, si parla di Aeronautica invece di parlare degli obblighi o dei compiti, spesso mal svolti, del ministero dei beni culturali.
Si parla di spostamenti improbabili invece di definire tempi e procedure per affidare le gare, per iniziare i lavori di ristrutturazione delle facciate al fine di eliminare quelle orride impalcature che mortificano la Città. ll ministro Franceschini, male informato, ha fatto una fuga in avanti e il ministro Pinotti ha riportato il ragionamento su binari giusti in modo imbarazzato, credetemi, ma responsabile e concreto perché è venuto a visitare la Reggia personalmente ed ha visto e compreso bene tutto.
E’ tutto molto chiaro e semplice. LAeronautica militare è Caserta e, come lEsercito con la Brigata Garibaldi, vive con Caserta. La si vuole allontanare per forza dalla Reggia? Non so se sia giusto, per quanto affermato in precedenza, ma esistono alcune soluzioni pratiche e rapide Distretto militare, Ospedale militare quasi in disuso potrebbero essere soluzioni idonee. Strutture imponenti ed importanti vicinissime alla Reggia e soprattutto alle aree che con fondi comunitari (circa 40 milioni di euro) il Comune ha costruito per lArma azzurra.
Una soluzione eventuale che potrebbe anche cancellare un altro paradosso nazionale: il governo manda l’esercito nella Terra dei Fuochi per garantire sicurezza a Terra di Lavoro e poi allontana dalla Reggia un’altra forza armata che qui garantisce le stesse funzioni.
Le mie riflessioni non sono di tipo elettorale e propagandistico. Sono stato costretto ad esprimere il mio pensiero. Troppe discussioni in questi giorni. Questo dirò al ministro Franceschini.Lo inviterò a Caserta a confrontarsi con chi sul tema Reggia combatte tutti i santi giorni.Non a Roma, ma a Caserta: lamministrazione comunale.
Il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio