Kiev. Nuovi scontri per la conquista dell’aeroporto a Donetsk, capitale di una delle regioni ucraine che si ribellano a Kiev, dove il governo ha deciso di estendere la legge marziale, affidando il controllo della giustizia ai militari.
L’operazione contro i separatisti dell’est dell’Ucraina continuerà finchè sul territorio non rimarrà neanche un singolo terrorista, queste le parole del vice premier ucraino Vitali Iarema.
Sarebbero almeno 30 i morti, in base a quanto riferito da fonti locali che non hanno specificato se si tratti di miliziani o civili, mentre il sindaco della città ha dato ordine agli abitanti di rimanere in casa.
L’attacco è avvenuto ieri, quando all’alba i miliziani separatisti hanno fatto irruzione nell’aeroporto internazionale, costringendo la cancellazione di una decina di voli. I militari di Kiev hanno risposto all’attacco con 10 elicotteri e caccia militari che, volando a bassa quota hanno distrutto le postazioni dei ribelli. Molti i testimoni che hanno confermato che gli elicotteri hanno sparato razzi sull’edificio occupato dai separatisti.
Il ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov ha confermato che l’aeroporto sarebbe tornato sotto il controllo delle forze di Kiev, anche se continuano a sentirsi spari ed esplosioni.