Mosca. In Ucraina è in corso una “vera guerra civile senza quartiere”, causata da un colpo di Stato sostenuto dall’Occidente.
Lo ha denunciato il presidente russo, Vladimir Putin, commentando la situazione nella ex repubblica sovietica, dove domenica sono in programma le elezioni presidenziali, il cui risultato la Russia ha assicurato che rispetterà. “È avvenuto un colpo di Stato, sostenuto dai partner americani ed europei”, ha dichiarato il capo del Cremlino intervenendo al Forum economico di San Pietroburgo, “dopo è seguito il caos e ora assistiamo a una vera guerra civile senza quartiere”. Poi ha sottolineato l’importanza della firma del trattato per l’Unione euroasiatica ad Astana, il 29 maggio: sarà “un evento chiave dell’anno”, ha detto.
Putin è certo che le eventuali sanzioni occidentali contro la Russia avranno un “effetto boomerang” sui Paesi che le impongono. Secondo il capo del Cremlino, che parlava a una platea internazionale dove per l’Italia è stato invitato l’ambasciatore Cesare Maria Ragaglini, “è ovvio che le sanzioni economiche come strumento di pressione politica nel mondo moderno interdipendente, hanno un effetto boomerang e, infine, influenzano il business e le economie dei paesi che le hanno avviate”. Il presidente russo ha poi aggiunto di essere ben consapevole della preoccupazione delle imprese straniere, che hanno speso centinaia di miliardi di dollari in Russia e che hanno avuto successo.
Dure critiche sono arrivate anche dal ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, che accusa l’Occidente di “pericolosa megalomania” nella gestione della crisi ucraina, atteggiamento di cui i paesi devono liberarsi “se si vuole davvero aiutare gli ucraini a uscire dalla loro crisi”. Necessario gettarsi alle spalle anche “i giochi a somma zero e l’incoraggiamento a posizioni xenofobe e neo naziste”, ha preciato Lavrov nel suo intervento a una conferenza sulla sicurezza a Mosca organizzata dal ministero della difesa.
In questa stessa occasione, il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ha accusato alcuni paesi, di cui non ha fatto il nome, di usare la crisi in Ucraina per far avanzare i loro obiettivi geopolitici. “L’instabilità regionale può essere vantaggiosa per alcuni come pretesto conveniente per riconfigurare in modo significativo l’architettura di sicurezza esistente”, ha spiegato Shoigu.
Sale a 18, intanto,il numero dei soldati dell’esercito ucraino morti nell’attacco di ieri mattina contro un posto di blocco vicino a Volnovakha, nella regione di Donetsk. Lo fa sapere un ufficiale dell’esercito di Kiev, secondo quanto riporta Interfax Ukraine. Il bilancio è stato aggiornato dopo che due militari sono morti nelle prime ore di oggi a causa delle ferite che avevano riportato.
Domenica “elezioni presidenziali libere, trasparenti ed eque” sarebbero “un passo in avanti maggiore verso la de-escalation delle tensioni” in Ucraina e “il ripristino della sicurezza e della stabilità politica”. È il monito dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton, che ha sottolineato come l’Europa “presterà particolare attenzione all’atteggiamento e al comportamento di tutte le parti e dei partner internazionali” sia verso il rispetto degli standard elettorali che dei risultati.