Eurovision, trionfa Conchita Wurst: la polemica dalla Russia

di Emma Zampella

Conchita“Un Grammy sarebbe un bell’obiettivo, E se non riuscirò a vincerlo entro i 70 anni, andrò a rubarlo a qualcuno!”: è questo l’augurio che Conchita Wurst si fa dopo aver trionfato, come miglior voce all’Eurovision Song di Copenaghen.

Ad imporsi nella 59esima edizione dell’ambito Festival è stata la 25enne dragqueen barbuta, l’austriaca 25enne Conchita Wurst(all’anagrafe Tom Neuwirth). Una vittoria non solo musicale, ma che segna il proprio riscatto personale contro quella discriminazione che da sempre ha contraddistinto la sua “doppia vita”.

Quello di Copenaghen è solo uno dei tanti premi che Conchita vuole portare a casa, perché il suo sogno di fare musica è più forte di ogni altra cosa: “E’ una questione di cui dibatteremo ancora a lungo e di cui temo non vedrò la soluzione. Sarà il lavoro della mia vita e lo farò con gioia. Quella di Copenaghen non è solo stata solo una mia vittoria, ma una vittoria per chi crede in un futuro senza discriminazione, fondato sulla tolleranza e il rispetto”.

Una passione, quella per la musica, più potere di tutto, anche delle parole discriminatorie che all’indomani della sua vittoria sono arrivate dalla Russia. Alla competizione canora, laRussia, già spaccata dalle polemiche sull’omofobia, era rappresentato all’Eurovision da 2 gemelle 17enni, Masha e Nastia, in forte competizione (anche per motivi politici) con la dure critiche, attraverso il Web, dal vicepremier Dmitri Rogozin : “Il risultato di Eurovision – ha ‘cinguettato’ – ha mostrato ai sostenitori dell’integrazione europea il loro futuro europeo: una donna barbuta”. Ancora più duro il commento del nazionalista russo Vladimir Zhirinovski, che in un’intervista in tv ha dichiarato che “è la fine dell’Europa: loronon hanno più uomini e donne, hanno ‘questo’”.

Nonostante le critiche per niente artistiche,la dragqueen austriaca ha ‘stracciato’ le temibili avversariepiù con la voce che con la barba. Sulle note di “Rise like a phoenix”, ha superato l’Olanda e la Svezia. La cantante è stata però accolta con affetto dalla sua patria, l’Austria, tanto che la sua vittoria è vista come “bella giornata per il paese” come ha scritto in una nota il presidente austriaco Heinz Fischer, secondo il quale il trionfo della cantante (il primo per il paese dal 1966) “non è soltanto una vittoria per l’Austria, ma innanzi tutto per la diversità e la tolleranza in Europa”.

L’intera classe politica austriaca sembra aver accolto positivamente la vittoria di Conchita, anche se il partito di estrema destra Fpo avevadefinito “ridicola” la Wurstprima del concorso, mentre ieri si è limitato a commentare che è “nell’ordine delle cose che le persone si rallegrino quando c’è una vittoria”.

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