Roma. Spunta unaltra donna nel caso di Claudio Scajola. Si tratta di un avvocato matrimonialista, lanapoletana Rosa Criscuolo.
La donna, la sera prima dellarresto dellex ministro, ha cenato con lui e avrebbero dormito nello stesso albergo, in camere separate.
La Criscuolo, sentita dagli uomini della Dia, ha raccontato di essere amica di Scajola ammettendo di aver cenato con lui quella sera, all’hotel Imperiale di via Vittorio Veneto. Aperitivo, cena, ma, sottolinea la diretta interessata, “solo per parlare di politica”.
L’avvocatessa partenopa, infatti, sottolinea: “Avevo prenotato per conto mio una camera, lontana da quella di Scajola. Alle 21 mi ha offerto un aperitivo al bar dell’albergo; poi siamo andati a cena in camera sua. Abbiamo deciso così per evitare che qualcuno, vedendoci in un ristorante, montasse una storia. Ci sembrava più opportuno, anche perché così avremmo potuto parlare meglio delle cose politiche che ci stavano a cuore. Il nostro era e resta solo un rapporto politico e me ne guarderei bene”.
La Criscuolo, in passato nelle fila del Pd, una volta emigrata nel Pdl è diventata una delle maggiori sostenitrici dellex sottosegretario allEconomia Nicola Cosentino, in carcere per la vicenda dei distributori di benzina di famiglia. Dopo larresto di questultimo, ha fondato un movimento, iCosentiniani,con tanto di blog ufficiale epagina Facebookin cui definisce lex parlamentare di Casal di Principe un martire della libertà e in cui trova parole di conforto anche per Scajola, perseguitato dalla giustizia.
Il 30 marzo scorso, pochi giorni prima dellarresto di Cosentino, lavvocatessa partenopea partecipò allapresentazione del simbolo di Forza Campania, la corrente regionale legata aCosentino, attaccando duramente la compagna di Silvio Berlusconi,Francesca Pascale.
“Non ho una relazione con l’ex ministro, -spiega, categorica, la Criscuolo -potrebbe essere mio nonno. Sa com’è, fino a Cosentino potrei anche arrivare, ma Scajola no, per favore”.