Roma. L’ultrà giallorosso Daniele De Santis nega di aver sparato. Lultima novità sembra essere quella dellesistenza di una seconda pistola durante lo scontro a fuoco, sabato scorso davanti allo stadio Olimpico.
Il Messaggeroparla di un testimone che ha riferito di aver visto un altro uomo che sparava, precisando che aveva il casco. Ma Angelino Alfano nella ricostruzione alla Camera – così come la questura – esclude la partecipazione all’azione violenta delle persone con i caschi.
Chiariremo se ha agito da solo.Alfano ha fermamente negato ogni tipo di trattativa con i capi ultrà aggiungendo che i provvedimenti per arginare la violenza negli stadi non saranno prese sull’emotività del momento. L’obiettivo – ha spiegato – è quello di affinare gli strumenti di contrasto attraverso l’ampliamento dei reati per i quali è possibile applicare il Daspo e inasprendo le sanzioni.
Intanto, sembrano migliorare le condizioni di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito prima della finale di Coppa Italia, a cuiil giudice per le indagini preliminari ha revocato la misura dei domiciliari, così come per gli altri due tifosi partenopei. Esposito ora resta indagato a piedelibero, obbligo di firma per gli altri due. La diposizione del gip prevede perciò anche la revoca del piantonamento, senza alcuna limitazione per i familiari che sono al fianco del ragazzo. Grande la soddisfazione dei difensori Angelo e Sergio Pisani: Ha vinto la giustizia – commenta il primo – ed ora vincerà anche Ciro, impegnato nella battaglia più difficile.
Si moltiplicano, nel frattempo,i timori per la partita Roma Juventus che si giocherà domenica sera all’Olimpico e si discute sulla possibilità di anticipare l’ora del calcio di inizio per garantire maggiore sicurezza.