SantArpino. Le colleghe consigliere si sono sentite messe sotto accusa solo per aver ricordato loro un elementare dovere della politica: condannare l’illegalità e chi se ne fa promotore!
Infatti, nell’ultimo Consiglio comunale, come nei precedenti, si chiedeva alle consigliere comunali un doveroso atto di condanna politica, non altro, nei confronti dell’illegalità, della corruzione, delle ingiustizie. Così come ha ricordato il presidente del Senato, Pietro Grasso, applaudito anche dalle nostre colleghe, al Teatro Lendi. Tutto qui! Dove stanno le offese e le accuse personali?
E, poi, non si capisce se le consigliere parlino in terza persona o sono altri a parlare per loro! Come pure vorremmo ricordare, che se si vuole essere credibili bisogna abituarsi a non mentire e a non dire eresie. Infatti, che senso ha scrivere con il contributo determinante di queste donne giovani e coraggiose abbiamo ottenuto finanziamenti importanti, realizzato iniziative e concretizzato progetti.
E ve ne ricordiamo solo alcuni, consapevoli che li conoscete benissimo anche voi, ma come uno struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia, fingete di ignorare tutto quanto è stato realizzato in questi anni dal momento che tutti sanno che le nostre sono in consiglio comunale solo da un anno! Ecco se si vuole avere credibilità, cominciamo a non dire il falso e abbiate il coraggio di dimettervi, è lunica cosa dignitosa che potreste fare e si vada di nuovo alle urne per stabilire un fossato tra il prima e il dopo, per avere finalmente una gestione amministrativa che si rispetti e degna di questo nome.
E bisogna farlo avendo al centro dell’impegno di tutti una rigorosa lotta all’illegalità, alle ingiustizie e alla corruzione, così come ha chiesto il presidente Pietro Grasso nello straordinario pomeriggio al Lendi.
Il gruppo SantArpino Libera@Democratica