Teano. In merito a quanto accaduto durante i lavori di pulizia delle caditoie, lassociazione UnOpportunità per Teano fa alcune considerazioni.
Riceviamo e pubblichiamo: Va sottolineato, innanzitutto, che la gravità di quanto accaduto è stata fatta rilevare da solerti concittadini, comportamento che, a nostro avviso, dovrebbe diventare di modello per tutti; riteniamo, infatti, che sia nostro dovere segnalare tutto ciò che appare irregolare e/o lesivo dellinteresse pubblico, rendendoci così cittadini attivi ed evitando che tutti gli accadimenti ci scivolino addosso pilatescamente. I fatti narrati, localizzati nella frazione Casamostra, evidenziano in modo oggettivo ed emblematico alcuni aspetti salienti del modus operandi da tempo adottato nella gestione dei lavori pubblici nel comune di Teano (soprattutto in fase di controllo dellesecuzione).
Orbene, per quanto detto ed evidenziato verrebbe naturale chiedersi: la responsabilità di tale evento è tutta e solo in capo alla ditta? Noi crediamo di no. Fosse solo per le tante segnalazioni che varie associazioni stanno trasmettendo da anni alle autorità preposte, sullandamento e sulla regolarità dei lavori pubblici nel nostro territorio. Non ultime, proprio a riguardo dei lavori de quo, quelle espresse per iscritto da unassociazione operante sul territorio Teanese in merito ad alcune criticità presentate dal bando con cui veniva pubblicato l’appalto di pulizia delle caditoie; perplessità a tutt’oggi rimaste prive di esaustive risposte.
Se a tali rimostranze fosse stata dedicata la dovuta attenzione, probabilmente non sarebbe accaduto ciò a cui abbiamo dovuto assistere, pochi giorni fa, in quel di Casamostra. Quanto accaduto pone tutti i soggetti pubblici, a vario titolo coinvolti, di fronte alle proprie responsabilità, in relazione alle fasi del procedimento di rispettiva competenza: esplorativa, di pubblicazione, di affidamento/aggiudicazione, di consegna lavori, di inizio e direzione lavori, di controllo sulla sicurezza
Ma, soprattutto, alla segnalata opacità delle procedure già contestata in sede di pubblicazione del bando, si aggiunge laltro aspetto dolente della gestione dei lavori pubblici nel nostro comune, numerose volte segnalato: Il tipo di controllo (direzione lavori/ collaudi) posto in essere da parte dei tecnici in fase realizzativa, che continua a partorire interventi mal fatti da tempo sotto gli occhi di tutti (vedi cubetti di porfido in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, asfalto di via Anfiteatro, collocazione impianti di video sorveglianza, ecc.).
In conclusione, una domanda è dobbligo: se si adottasse la forma mentis di considerare il lavoro svolto dalle associazioni in una chiave più costruttiva e collaborativa, che non semplicemente critica e distruttiva, di ciò non finirebbe per giovarsi lintera collettività e, con essa, gli stessi organi sollecitati al controllo? Crediamo fermamente che il contributo delle associazioni possa aiutare ad evitare preoccupazioni e danni di questo tipo alla collettività.
Riteniamo soprattutto che la gravità di quanto accaduto, denunciata da semplici cittadini, debba farci riflettere su quanto il contributo di noi tutti non debba assolutamente sostituirsi a chi ha il compito e il dovere di svolgere certe attività. Attività che costituiscono il fulcro di fasi gestionali che dovrebbero produrre linfa vitale per la macchina amministrativa che governa il nostro comune; infatti, dovremmo renderci conto che solo e grazie alla partecipazione e collaborazione, scaturente da un alto senso civico, si possono combattere omertosi atteggiamenti che non rappresentano nessuna fonte di proficuo sviluppo del territorio.