Teverola. In ordine alla questione della spettanza di uno dei seggi del Forum dei Giovani – se al gruppo Giovani Teverola oppure al gruppo Voce ai Giovani – ed in riserva ai sospiri soloniani …
… che, di giorno in giorno, leggo sui social network, voglio esprimere le mie considerazioni e quanto desumo da un così inutile baccano. La questione andrebbe risolta nel più totale buon senso e non esigendo linterpretazione di un regolamento che, in merito al fatto, per vacatio legis, non si esprime.
Non cè da assegnare ad alcun gruppo una colpa effettiva, questo è chiaro e manifesto. Io credo che bisogna star molto in guardia sia dal valutare le persone dei santi, e questo lo vedremo nell’altro mondo, sia quando si vuole attribuire al mio gruppo (Giovani Teverola) la coda di Satana, senza mai scorgere veramente se poi lo è davvero.
Io, certamente, faccio patrimonio comune degli errori e delle incomprensioni che possono essere sopraggiunte sin da prima delle elezioni da parte di tutti i quanti i gruppi – compreso dunque il mio -, tuttavia non ammetto che si intraprenda un ruolo di presidenza e ci si trovi in difficoltà al minimo impedimento.
Piuttosto, rivolgendomi al coordinatore del forum, non comprendo come ci si possa candidare, ricoprire un ruolo in seguito, poi confessare, gratuitamente e senza il minimo senso del pudore, di essere alle prime armi, di dover attendere almeno una stagione per sopperire alle inesperienze: bah, mi viene da domandarmi se non lo si sapesse anche prima che la durata di questo forum fosse di un solo anno, se non si giudichi una stoltezza dire dessere inesperti dopo essere stati eletti.
Ricordo, non per caso, in un primo incontro in aula consiliare, come il Sindaco ammonì ognuno di noi che si accingesse alla candidatura sulle responsabilità e sui doveri che il futuro presidente eletto sarebbe andato ad assumersi.
Far valere le ragioni di un ricorso elettorale per giustificare le inadempienze in una prospettiva di medio termine, specialmente quando quelle ragioni non sono perfettamente allineate con le direttrici di marcia iniziale – ovvero che i componenti del forum proclamati rimanessero, fino al responso del ricorso, in carica effettiva e nel pieno delle funzioni – è impresa difficile da realizzare. Non ne farei nemmeno una situazione di gruppi avversi, piuttosto considererei la questione molto più individuale, molto più concentrata sulla singola responsabilità di chi si è esposto alla presidenza.
Dunque, è inutile ancora adesso che ribadisca, di là da quanto ho già fatto verbalmente, la stima e il rispetto che nutro, insieme al mio gruppo, verso i candidati della liste avversarie, compresi coloro che sono stati eletti in maggioranza.
Concludo in merito a questa questione che, da parte mia almeno, considero comodamente rimediabile e semplice rispetto al clamore che ha suscitato, riaffermando che è fuori luogo perseverare con invocazioni alla solidarietà, gesta e frasi eclatanti di implorazione alla pace comune quando poi si viene suggeriti e si fa il gioco fantoccio di chi ben sa che – tanto per citare Paul Marcinkus – non si può mandare avanti laChiesacon leAve Maria.
Pasquale Gnasso, Giovani Teverola