Bilancio, Galluccio: “Nessuna luce in fondo al tunnel”

di Nicola Rosselli

 Aversa. “Di certo il Consiglio comunale di martedì hadimostrato ancora di più come la maggioranza allo stato attuale abbia davvero poche idee su come si possaamministrare”.

A ritornare all’attacco il consigliere comunale di Fi Michele Galluccio che continua: “Infatti, si è dovuto aspettare due ore di interventi da parte di noi consiglieri di opposizioneper sentire la voce di esponenti della maggioranza. Voce flebile, senza alcuna sostanza, tanto tanto da far riferimento ai freddi numeri della relazione dei revisori dei conti che non è altro che un documento contabile che fa riferimento ai dati dell’ amministrazione. Dai che non fanno altro cherispecchiarequello che si era programmato nel bilancio di previsione: niente”.

“Vorremmo ricordare a chi è stato superficiale nel dire che si era uscito fuori tema nel Consiglio comunale – continua Galluccio – cosa è il rendiconto consuntivo così comescritto nella relazione illustrativa dei parametri gestionali del comune: il rendiconto deve fornireinformazioni sui programmi e i progetti realizzati e in corso di realizzazionee sull’andamentofinanziarioeconomico e patrimonialedell’ente. Sotto il profilopolitico amministrativoil rendiconto consente l’esercizio del controllo che il Consigliodell’ente esercita sulla giuntaquale organo esecutivo, nell’esercizio delle prerogative di indirizzo e di controllo politico amministrativo attribuite all’ordinamento del consiglio”.

E, dopo aver spiegato cosa deve intendersi per bilancio consuntivo, l’esponente ex An riprende: “Quindi un bilancio dove non si vede nessuna luce in fondo al tunnel, dove la programmazione è solo una chimera perdendo occasioni come i bandi suifondi peril piano di protezione civile, l’adeguamento delle scuole, l’energia efficiente per i tetti fotovoltaici, dovela differenziatada una media del 52 %dei secondi sei mesi del 2012 è scesa nell‘intero 2013 al 49%,dove si perde l’occasione di avere una ludoteca in città mandando i ragazzi a Casaluce, al contrario del passato, dove sono due anni che non esiste più un servizio parcheggio e della redazione di un piano parcheggiocomplessivo per la città neppur l’ombra, dove il puc è un miraggio, negando quindi uno sviluppoe neppure la prima lettera è stata scritta, dove le politiche giovanili, Informagiovani, forum e politiche del lavoro sonoqualcosa lontana anni luce tanto da far chiudere un collocamento enon aver mai aperto un dialogo con esso, che bilancio può dirsi?”.

Galluccio continua, poi, nel suo excursus: “E continuiamo ancora nella cultura dove si appresta a recuperare la casa di Cimarosa e non si è fatto un’ipotesi su cosa dovrà ospitare, dove non si è stanziato neppure un euro per la creazione della fondazione Cimarosa che dovrà essere ospitata nella chiesta dello Spirito Santo,dove non si creano percorsi turistici abbandonando l’infopoint,senza creare una vera sinergia tra associazioni e scuole del territorio dove l’occasione del comitato per il millennio è rimasta una delibera nel cassetto. Dove si dice che si sono spesi solo 15mila euro per il verde e poco per le manutenzionedelle strade che sembranodelle vere groviere svizzeree illuminazione pubblica(e si vedono tutti) e dove le manutenzioni dei beni comunali vengono spacciati come opere pubbliche,ricordando che tra poco i cittadini che pagheranno la tasiper i servizi della cittànon penso che si accontenteranno più dimanutenzionidi questi livelli. Per non dimenticare che si camuffa la spending review, cioè la rivisitazione della spesa conl’annullamento della spesa dovuto alla mancanza di liquidità di cassa perché si emettono in ritardo i ruolitarsu, le bollettedell’acquedotto, i canoni dei loculi cimiteriali e latasiavendo in cassaa mala pena i soldiper pagaregli stipendi”.

“Questo – conclude Galluccio – è solo una parte di un bilancioconsuntivo che non è altro che la conseguenza di un bilancio di previsione che era senza una sua entità nella suastesuraconfermando tutto l’inconsistenza di visione futuristica di una città piena di storia e piena di risorse non sfruttate, togliendo la speranza presente ma maiil sogno di cambiare rotta a 360 gradi tale da dare un vero voltonuovo ad Aversa”.

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