Il Giudice di Pace “affoga” tra i fascicoli

di Nicola Rosselli

 Aversa. Centinaia e centinaia di fascicoli accatastati come meglio si può, nell’estremo, difficile, tentativo di cercare di mantenere un ordine.

Gli uffici del giudice di pace di Aversa, ospitati nell’antica sede della Pretura cittadina, nella storica piazza Plebiscito, da ieri mattina, come dimostrano anche le foto, stanno letteralmente scoppiando. Invasi da centinaia e centinaia di faldoni non solo le stanze di cancelleria, ma anche le aule di udienza, dove i magistrati svolgono il proprio lavoro quotidiano, alla mercè di chiunque volesse approfittarne, fosse solo per noia, come fa notare l’avvocato ed ex assessore Alfonso Oliva.

Un evento che non poteva non essere previsto dopo che il comune di Trentola Ducenta, nell’ambito delle sue prerogative, ha deciso, per motivi economici di non sobbarcarsi più le spese per i locali e per il personale amministrativo del locale ufficio del Giudice di Pace che, oltre a Trentola Ducenta, era territorialmente competente anche sui comuni di : Casal di Principe, Villa Literno, Parete, Casapesenna, Frignano, San Marcellino, Villa di Briano e San Cipriano d’Aversa. Tutti paesi con un peso specifico di controversie assolutamente non irrilevanti.

A seguito della istituzione dell’Ufficio del Giudice di Pace del circondario di Napoli Nord, tutto quanto relativo all’ufficio giudiziario di Trentola Ducenta è stato spostato ad Aversa, dove la sede era già insufficiente per i soli comuni di competenza. Oltre ad Aversa, ai locali di piazza plebiscito facevano e fanno capo anche i comuni di: Lusciano, Cesa, Gricignano, Carinaro, Casaluce, Teverola, Sant’Arpino, Succivo e Orta di Atella.

Nei giorni scorsi, su iniziativa del vice presidente dell’Associazione Nazionale Giudici di Pace Nicola di Foggia e del rappresentante della segreteria nazionale dell’Organismo Unitario per l’Avvocatura Carlo Maria Palmiero, si era avuto un incontro con i magistrati coordinatori delle due sedi in questione per verificare la eventuale fattibilità di una convivenza ed era anche stato redatta l’ipotesi di un calendario di udienze. Rimaneva e rimane, però, come allora evidenziato, il problema di locali da adibire ad archivio, a cancelleria e tutto quanto riguarda la parte logistica delle attribuzioni penali del giudice di pace.

Si pensava, però, che la materiale unione dei due uffici potesse slittare al 16 settembre prossimo, alla ripresa delle attività dopo la pausa feriale, ma così non è stato. Né, al momento, l’amministrazione comunale ha locali immediatamente disponibili. Quelli, infatti, indicati dal sindaco Giuseppe Sagliocco nei giorni scorsi, ossia il complesso conventuale di San Domenico (ubicato nella stessa piazza dell’attuale sede del giudice di pace) e il Padiglione Bianchi all’interno dell’ex manicomio civile della “Maddalena” non sono immediatamente utilizzabili.

Su questo tema e sulle problematiche afferenti lo stesso tribunale di Aversa – Napoli Nord, questa mattina, alle 11,30, gli avvocati aversani si riuniranno in assemblea, probabilmente fuori dal Castello Aragonese perché, al momento, l’autorizzazione concessa dalla presidente Elisabetta Garzo non è stata ancora confermata dal presidente della Corte di Appello di Napoli per motivi di sicurezza. Una motivazione ben strana, fanno notare gli avvocati, in quanto un’analoga riunione di magistrati si è già tenuta, mentre gli avvocati sono presenti tutti i giorni e non è stato mai addotto alcun pericolo per la sicurezza.

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