Aversa. Arriva lordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Domenico Mastrillo, il ventenne aversano che lo scorso2 giugno sparò ad una gamba Luigi Cerullo, 25 anni, di Lusciano, a seguito di una lite per una ragazza contesa.
Deve rispondere delle accuse di lesioni aggravate e porto e detenzione abusiva di arma da fuoco. Il giovane (figlio del più noto Antonio, attualmente in carcere con laccusa di associazione per delinquere di stampo mafioso) si costituì tre giorni dopo al commissariato di polizia di Aversa e denunciato in stato di libertà in attesa di decisioni della magistratura.
Dalla indagini è emerso che la sera precedente alla sparatoria, avvenuta intorno alle 17.30 in via Modigliani, al confine tra Aversa e Lusciano,Mastrillo era venuto alle mani con il ferito, davanti ad una bar della zona, avendo la peggio.
Da qui la vendetta il giorno successivo quando, individuato Cerullo, esplose allindirizzo del 25enne un colpo di pistola Beretta calibro 7,65. Il proiettile trapassò la gamba di Cerullo, senza fare ulteriori danni, con una prognosidi una decina di giorni.Con Mastrillo cerano altri tre giovani, tra i 20 e i 22 anni, tutti di Aversa, zona Palazzine,rintracciati e denunciati per concorso in ferimento aggravato e detenzione abusiva di arma da fuoco.
Da sottolineare la velocità degli agenti del commissariato normanno, coordinati dal dirigente Paolo Iodice, nel giungere a capo della vicenda nel giro di pochissime ore.