“Omicidio stradale”, Aifvs chiede statistiche alle autorità

di Antonio Arduino

 Aversa. Muore mentre attraversa la strada sulle strisce tenendo per mano la mamma travolto da un auto pirata.

A perdere la vita è stato un bambino di due anni e mezzo su una strada del nord Italia, ma è il quarto caso in poche settimane, l’ultimo di una serie che potrebbe crescere mentre scriviamo e il nostro quotidiano arriverà in edicola.

Un caso che suscita indignazione di Biagio Ciaramella responsabile della sezione cittadina dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada. Preoccupato per i tanti analoghi episodi che definisce “omicidi stradali” verificati sulle strade di Aversa, nell’ottica di avviare un programma efficace di prevenzione, Ciaramellascrive agli organi cittadini istituzionalmente preposti a garantire la sicurezza degli utenti della strada polizia municipale, carabinieri, finanza. A tutti chiede di avere i dati statistici degli incidenti mortali e di quelli con “soli” con feriti dal 2008 ad oggi.

“Scopo della richiesta – scrive nella nota trasmessa agli organi di polizia – è quella di creare un monitoraggio al fine di poter proporre interventi idonei e risolutivi per la prevenzione nelle strade con più grave rischio d’incidentalità”.

“Un obiettivo che l’Aifvs di Aversa cerca di conseguire da sei anni chiedendo, troppe volte senza ottenere risposta, collaborazione al sindaco e alla polizia municipale”, commenta Ciaramella, sperando che questa volta la risposta arrivi e sia positiva.

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