Opg, dal tribunale: “Presto potrebbe essere liberato”

di Nicola Rosselli

 Aversa. “In breve tempo potrebbe essere liberato dai pazienti l’ospedale psichiatrico Filippo Saporito”. A dare la notizia, nel corso di un incontro svoltosi qualche giorno fa al Castello Aragonese, sede del tribunale di Aversa – Napoli Nord, la presidente del nuovo ufficio giudiziario, Elisabetta Garzo.

Il magistrato ha, infatti, riferito che dal ministero di Giustizia sono giunte indicazioni in questo senso. Insomma, da quanto si intuisce, dagli uffici di via Arenula si vorrebbe dare un’accelerata (nonostante la proroga concessa sino al prossimo mese di marzo) alla chiusura dell’ospedale psichiatrico per fare in modo che l’immenso patrimonio immobiliare (in gran parte inutilizzato e fatiscente) possa essere utilizzato a servizio dell’unico nuovo tribunale nato in occasione del riordino della geografia giudiziaria nel settembre del 2013.

Un’occasione, questa, che la città attendeva da tempo. Auspicata da tutte le forze politiche, ma soprattutto da quelle di sinistra, l’apertura dell’antico manicomio giudiziario sembrava una chimera, ma ora è realtà. Per Aversa si intravede, quindi, una concreta possibilità di ridisegnarsi. Ridisegnare la propria viabilità, ridisegnare le scelte urbanistiche, ridisegnare il suo centro antico, ridisegnare la cittadella giudiziario. In una sola parola: ridisegnare il proprio futuro, sia sociale che economico.

Un evento di tale portata che, secondo gli aversani, non può essere lasciato nelle mani dei burocrati romani di via Arenula, sede del ministero di Giustizia. La città, attraverso le proprie istituzioni locali, deve (imperativo categorico) essere parte attiva in questo progetto. Attualmente, l’ospedale psichiatrico taglia praticamente in due la città. Con la sua chiusura si potranno nuovamente riaprire le strade di penetrazione che portano nel centro senza effettuare giri viziosi e creare traffico.

Per non parlare dell’immenso patrimonio immobiliare che può trasformare il tribunale rendendolo effettivamente uno dei più confortevoli, nonostante la grandezza del bacino di utenza, del circondario che supera agevolmente il milione di abitanti. In esso può trovare posto anche l’Ufficio del Giudice di Pace del Circondario del Tribunale di Aversa – Napoli Nord, liberando per uso civile e non più giudiziario tutto il complesso monumentale di San Domenico che, ad esempio, potrebbe ritornare ad essere il Palazzo di Città, così come lo è stato in un passato lontano, lasciando gli uffici presso l’attuale casa comunale. Si tratta, ovviamente, di un’ipotesi, come se ne potranno formulare tante altre, certamente più consone perché verranno da tecnici del settore.

A riportare tutti con i piedi per terra ci pensa il sindaco Giuseppe Sagliocco che rivela: “E’ un argomento che non può essere trattato in maniera disattenta come si è fatto in questi ultimi trenta anni, fantasticando di tutto e, si sa, con la fantasia tutto è possibile. Si fanno analisi e progetti da decenni, ma di fatto non dobbiamo dimenticare che l’immobile è del ministero. Oggi già all’interno (come ho potuto verificare di persona trascorrendovi una domenica intera proprio per capire dove si stava andando) si stanno già realizzando moduli ultramoderni per la nuova edilizia carceraria a servizio del tribunale di Napoli Nord. Carcere, comunque, è un termine improprio, si tratta di una struttura di solo transito per il tribunale e di recupero per alcune categorie, per cui non ci saranno detenuti che possano ritenersi pericolosi. Tra l’altro il tribunale presuppone che vi sia il carcere. Vi sono, poi, al suo interno, coltivazioni e allevamenti. Con il presidente della Camera di Commercio e d’intesa con la direttrice del Saporito vorrei legare questi possibili scenari alla città, coinvolgendo scuole e associazioni. In ogni caso, ribadisco, l’intero complesso non è di proprietà comunale”.

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