Riqualificazione Parco Pozzi, Barbato: “C’è un ricorso al Tar”

di Nicola Rosselli

Elia BarbatoAversa. Più che un parco pubblico, uno scenario desolante di abbandono dove si assiste a: extracomunitari ubriachi che vi permangono notte e giorno; animali, cani randagi e non, che imperversano senza museruola, guinzaglio, e kit per i bisogni; motocicli che sfrecciano; furti e scene hard che fanno da cornice ad un quadro raccapricciante.

Ossia il Parco Pozzi, unico polmone verde della città, raccontato dai consiglieri comunali Gianpaolo dello Vicario (che ricopre anche il ruolo di vice presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta) e Paolo Galluccio, che hanno raccolto le lamentele degli aversani profondendole in un’interrogazione rivolta al sindaco Giuseppe Sagliocco e all’assessore ai lavori pubblici Elia Barbato.

I due ex esponenti della maggioranza ricordano anche che l’ex campo profughi rappresenta un fondamentale polmone verde al centro della città, unico posto dove famiglie e bambine potrebbero trovare sollievo nei periodi estivi. Un sollievo reso difficile dal fatto che il caldo, in assenza di disinfestazione, favorisce il moltiplicarsi di insetti. Difficili da utilizzare anche quel minimospazio adibitoagiostrine per bimbi, molte volte è reso inutilizzabile dalla presenza di cani e dei loro escrementi.

Galluccio e Dello Vicario temono che “il persistente stato di abbandono non lascia intravedere un minimo di prospettiva per la risoluzione del problema e che tutto ciò evidenzia la più totaleassenza di una politica di tutela e di gestione complessiva del verde pubblico” e ricordano come “latanto ‘vituperata’ amministrazione Ciaramella in questi anni ha acquistato l’ex campo profughi dalla Regione Campania, l’ha dotato di illuminazione, vi ha realizzato la palazzina dei servizi, ha dato il via anche alla videosorveglianza, ha provveduto per la messa in sicurezza delle piante, ed in ultimo, ha approvato in giunta il progetto definitivo nel maggio 2012”.

Dopo questa data la gara per l’assegnazione dei lavori è stata bloccata a seguito di un ricorso al Tar della ditta che fa capo all’ex presidente di Confindustria Caserta Antonio Della Gatta.

a qui la richiesta dei due consiglieri comunali di conoscere: quali sono i criteri del bando che hanno determinato l’impugnativa davanti al Tar; qual è lo stato del contenzioso relativo alla gara di appalto; quale rimedio è stato usato per fronteggiare le emergenze all’interno del parco. Sull’argomento risponde l’assessore Barbato che ricorda come il progetto definitivo sia stato approvato agosto 2012 e sempre ad agosto 2012 gli atti di gara sono stati inviati alla stazione unica appaltante. Nel mese di giugno 2013, poi, l’assegnazione provvisoria della gara.

“Fatto questo – afferma Barbato – si poteva procedere, ma c’è stato un ricorso al Tar ritenendo che non erano legittime alcune cose. Il Tar si è riservato la decisione a fine maggio 2014. Noi, come amministrazione, al di là di chi vince, speriamo che non vi sia appello al Consiglio di Stato, entro il 2015, nell’ambito dei Piu Europa, dobbiamo rendicontare i lavori. In tutto questo non riesco a capire quale responsabilità possa avere l’amministrazione. Qualsiasi cosa viene fatta oggi per migliorare la situazione sono soldi buttati, perché il parco, come prevede il progetto, viene praticamente rifatto da capo”.

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