Aversa. Una cordata di consiglieri avrebbe pronto un documento destinato a sfiduciare il sindaco Sagliocco, la cui amministrazione sarebbe stata indebolita dal risultato elettorale europeo.
La notizia non avrebbe impensierito il primo cittadino che, in unintervista concessa ad un periodico locale, ha replicato senza batter ciglio alla voce. Ogni iniziativa politica che viene messa in moto e meritevole di attenzione, ha commentato. Poi ha aggiunto: Io sono in attesa sempre e comunque. Io gioco la partita tutti i giorni. Cerco di compiere il mio dovere fino in fondo. Poi se succede, registrerò il dato, come dire, in maniera fatalistica. Tra l’altro ha ricordato non sto usando tutti i sistemi per cercare di mediare o di mediare esasperatamente.
La politica ha proseguito è mediazione, è dibattito, anche a muso duro, è diversità di opinioni, è confronto. Io cerco di fare la sintesi. Se, però, non dovesse registrarsi questo cambio di marcia che c’è stato in città, questa evoluzione, questa accelerazione degli investimenti, del recupero delle diseconomie, non inseguirò l’impossibile.
E in tema di impossibile Sagliocco non esclude, né lha mai fatto, una riunificazione con i dissidenti di Forza Italia, partito che, ad oggi, è trainante nella sua maggioranza essendo rappresentato in giunta da due assessori di peso, quali sono Barbaro, lavori pubblici, e Virgilio, vice sindaco con delega alla cultura.
Qualora ci fossero le condizioni, Luciano Luciano, responsabile locale del partito, dovrebbe dice in proposito Sagliocco essere il primo ad immaginare e a prefigurare un processo che non potrebbe non vedermi favorevole. Io sono abituato ai partiti che si confrontano.
Infine, in tema di confronti, questa volta con gli elettori, malgrado il risultato europeo il sindaco considera ancora valida e positiva per la valutazione delloperato della sua amministrazione l’idea di una verifica a metà mandato. A due anni e mezzo avremo il riscontro di quanto fatto, da gennaio 2013, dopo aver messo a posto il bilancio del Comune, tenendo presente che siamo partiti da progetti che, per la verità, non abbiamo trovato, dice. Se saranno prevalenti le cose da fare rispetto alle cose fatte prenderò atto del fallimento ma credo che il rapporto sarà di tipo diverso, conclude Sagliocco.