Aversa. L’oggetto è ben più ampio del singolo caso di usucapione da parte di un privato di un suolo di circa 1600 metri quadrati che era di proprietà del comune di Aversa.
La nota della Corte dei Conti invita il sindaco Giuseppe Sagliocco “ad adottare tempestivamente un atto di costituzione in mora, ex art. 1219 c.c., nei confronti di tutti i presunti responsabili che hanno ricoperto al Comune di Aversa, nel periodo che intercorre dal 02.05.1985 (acquisizione al patrimonio comunale dell’immobile usucapito) a tutto luglio 2004 (data di passaggio in giudicato della sentenza dichiarativa dell’usucapione – R.G. 458/C/02 del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – sezione distaccata di Aversa), le seguenti cariche: Sindaco p.t.; Segretario Comunale p.t.; Assessore al Demanio e Patrimonio p.t. (o altra denominazione allora vigente); Assessore all’Area Tecnica/Urbanistica p.t. (o altra denominazione allora vigente); Consigliere comunale con delega al Demanio e Patrimonio p.t. (o altra denominazione allora vigente)”.
Questa nota, nell’oggetto, recita: “Numerose illegalità commesse nella gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Aversa, Palazzetto dello Sport, Alloggi per Studenti ed al altro”. Quindi, gli interessati a questa maxi inchiesta, che si rifà anche alle numerose visite degli uomini del maggiore Danilo Toma, comandante del gruppo di Aversa della Guardia di Finanza, saranno tantissimi altri. Intanto, il sindaco (che ha messo in pratica un atto dovuto su invito della Corte dei Conti) ha solo notificato un atto di interruzione di un’eventuale prescrizione.
La vicenda al momento riguarda solo quel suolo di via San Lorenzo, del quale in anni non sospetti abbiamo più volte segnalato (Cassandra inascoltata) la possibilità di un usucapione e una causa nella quale il comune non si è costituito né ha proposto appello.
Per la cronaca quel terreno è stato usucapito dalla famiglia Marino. Si dicono sicuramente certi di provare l’estraneità loro e dei loro collaboratori ai fatti i sindaci predecessori di Sagliocco, tra cui Lello Ferrara e Mimmo Ciaramella.
