Viabilità, Molitierno: “Ma le strade del centro cittadino?”

di Antonio Arduino

 Aversa. “Ben vengano gli interventi di sistemazione delle strade della periferia nord annunciato dall’amministrazione municipale ma quando saranno sistemate quelle del centro cittadino, …

… strade che percorriamo tutti i giorni con le nostre sedie a rotelle che si sono trasformate in vero percorsi di guerra per la presenza di lastre di basolato e cubetti di porfido dissestati, slivellati o, in alcuni casi, mancanti completamente?”.

Questa la domanda che i diversamente abili sedie a rotelle rivolgono all’amministrazione municipale che ha dato diffusione della notizia del prossimo avvio dei lavori di sistemazione di alcune strade del Nord che, guarda caso, favoriscono l’accesso al tribunale di chi arriva ad Aversa percorrendo l’asse mediano e prende l’uscita Aversa Nord. Non c’è dubbio, dicono, che l’intervento annunciato debba essere fatto e che sia giusto realizzarlo, magari in tempi brevi.

Ma è necessario, dicono, che si intervenga anche sulle strade del centro cittadino che vengono usate tutti ogni giorno dalla gran parte dei cittadini aversani, in particolare i disabili su sedia a rotelle, che per prevenire rischi di cadute utilizzano, dove è possibile, la corsia preferenziale rappresentata dai marciapiedi. Una scelta che fa normalmente anche Nicola Molitierno, atleta aversano disabile su sedia a rotelle, campione europeo di tennis da tavolo di categoria, che ha partecipato da protagonista alle Paralimpiadi di Pechino.

“Sono stato ad Amman in Giordania per partecipare a gare internazionali e non ho trovato le stesse barriere architettoniche che incontro ad Aversa”, dice, sollecitando un intervento dell’amministrazione che faccia davvero quanto dovuto per rendere più facile la vita ai disabili. “In quella parte del mondo –aggiunge – stanno molto, molto più avanti di noi in fatto di abbattere le barriere architettoniche”.

“Al punto che – afferma – se un africano viene qui e percorre le nostre strade scoppia a ridere nel vedere che stiamo in condizioni peggiori di quelle presenti nel terzo mondo”. “E non parlo di una singola strada ma di tutte le arterie della città, cominciando da via Roma che per un disabile in carrozzella è un vero e proprio calvario” conclude il campione Parolimpico.

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