Napoli. I grani del rosario tra le mani e la preghiera, supportata dalla fede, a guidare il cammino. Un lungo pellegrinaggio quello che i fedeli, devoti alla Madonna del Rosario di Pompei, compiono ogni anno nellultimo sabato di maggio.
Il cammino, organizzato da gruppi di preghiera o parrocchiali, comincia allalba dalla chiesa della Madonna del Carmine, a Napoli, e prosegue ininterrottamente per tutto il giorno, fino al santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei. Un percorso motivato non solo dalla fede, ma anche dalla grazia, dalla speranza e dal sacrificio. E non è un caso che si scelga di farlo nel mese di maggio, il mese della Madonna.
26 chilometri che, percorsi a piedi, sono unattestazione non solo di fede ma anche e soprattutto di partecipazione e vicinanza diretta al culto della Madonna. Un tragitto lungo, che sembra quasi impossibile da concludere, costernato e portato a termine solo grazie alla forza della fede.
Fiumi di uomini e donne, che si rivolgono alla Madonna del Rosario, pregandola di ascoltare le proprie richieste e di rendere grazia al proprio sacrificio. Le voci che si mescolano sono tante, tantissime, quasi che diventa impossibile distinguerle perché tutte invocano lAve Maria, tutte si raccolgono in canti, in atti di adorazione e preghiere da rivolgere alla Madre del Cristo.
I piedi camminano nonostante la fatica di quei 26 Km che diventano molti di più se si pensa che chi sceglie di percorrerli porta già sulle spalle il peso di una vita resa ancora più difficile da qualche sofferenza. Il sacrificio e la fatica che sono premiati dalla soddisfazione e dalla commozione che assale quando i fedeli arrivano in chiesa.
Al cospetto del quadro della Vergine, ogni fatica diventa lieve, ogni sforzo viene premiato. E sembra davvero che quella Madonna, che reca in braccio il suo bambino, possa accogliere sotto un unico abbraccio tutti i fedeli che sono arrivati li per lei.
Per l’occasione abbiamo seguito il percorso della comitiva di Carinaro, in provincia di Caserta.
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