La 58esima edizione del David di Donatello, il più prestigioso premio cinematografico nazionale, ha visto un quasi pareggio tra le due pellicole maggiormente pronosticate per la vittoria finale: La grande bellezza di Paolo Sorrentino e Il capitale umano di Paolo Virzì.
Se, infatti, il primo, già Oscar per il miglior lungometraggio straniero, ha guadagnato un maggior numero di trofei (nove), il secondo ne ha agguantati sette, tra i quali quello più importante di film dellanno. Comunque si sono, equamente, divisi il bottino lasciando agli altri titoli solo le briciole.
Tra questi ultimi ricordiamo il sorprendente esordio dietro la macchina da presa di Pif , che con La mafia uccide solo destate ha portato a casa il David giovani e quello per lopera prima, e lesilarante Song e Napule dei Manetti Bros, giustamente insignito dei premi per gli autori delle musiche Pivio e Aldo De Scalzi e per il brano A verità di Franco Ricciardi, quest’ultimo che ha dedicato la vittoria aCiro Esposito, il tifoso del Napoli ferito durante i fatti della finalissima di Coppa Italia a Roma.
La grande bellezza ha vinto per la scenografia, i costumi, il trucco, lacconciatura, la fotografia, gli effetti digitali, il produttore, e, soprattutto, il regista e il suo attore feticcio Toni Servillo, che, ancora una volta, ha sbaragliato la concorrenza nella categoria di miglior interprete protagonista.
Il capitale umano ha, invece, trionfato per la sceneggiatura, il montaggio, il fonico in presa diretta, lattore e lattrice non protagonisti, rispettivamente Fabrizio Gifuni e Valeria Golino, lattrice protagonista, Valeria Bruni Tedeschi, e, come già detto, il film. Un testa a testa tra i due Paolo della Settima Arte italica, che fa ben sperare per la prossima edizione degli Oscar, in cui Sorrentino potrebbe passare il testimone allomonimo Virzì.
La cerimonia di premiazione ha avuto attimi di vera commozione nel momento della commemorazione del cineasta Carlo Mazzacurati, recentemente scomparso, e della consegna di un David speciale alla divina Sophia Loren, ancora desiderosa di mettersi alla prova grazie alla performance recitativa di alto livello offerta nel corto La voce umana diretta dal figlio Edoardo Ponti.