Bologna. Si, ho sentito Annamaria. È felice. E stato questo il primo commento di Paola Savio, avvocato di Annamaria Franzoni appena appresa la notizia che il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha concesso i domiciliari alla mamma di Cogne.
Il collegio ha sciolto la riserva dopo ludienza di martedì 24 giugno, dove era stata discussa la perizia psichiatrica del prof. Balloni, che aveva escluso il rischio di recidiva di figlicidio per la donna.Franzoni sta scontando una condanna a 16 anni , da sei era in carcere.
Lascerà il penitenziario già nella giornata di giovedì. La donna però non potrà tornare a Cogne: i giudici infatti le proibiscono di mettere piede nel Comune della Val dAosta dove fu commesso lomicidio.
Il contesto familiare coesodi Annamaria Franzoni è uno degli elementi che hanno pesato nella decisione di farle scontare il resto della pena fuori dal carcere. Il tribunale di Sorveglianza ha infatti – a quanto si apprende da fonti qualificate – indicato proprio nella famiglia, il marito e i due figli, un elemento di sostegno nel percorso di risocializzazione della donna.
Non credo che sbaglierà più. Sono cambiate le condizioni: i bambini sono cresciuti, non ha più quella vita dura che spiega tante cose, non cè più la solitudine. Caso sui generis, limputata era allo stesso tempo vittima e carnefice. Così lex procuratore capo di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo, ha commentato la concessione della detenzione domiciliare alla Franzoni.