Roma. Antonio Di Pietro riscende in campo. Ad annunciarlo è stato lui stesso. “Ora mi rimetto in gioco. E torno a candidarmi”, ha detto.
Non più dunque presidente onorario? Chiedono i giornalisti. “L’onorario – risponde l’ex pm – è quello che partecipa all’Associazione dei combattenti e dei reduci. Io combattente lo sono, per il reduce c’è ancora tempo. Io non ho bisogno di avere un titolo, un ruolo, una funzione formale; l’Idv l’ho fondata e mi sento parte integrante di essa”.
L’Idv alle ultime elezioni europee e amministrative ha preso un risultato a macchia di leopardo”, ha spiegato ancora Di Pietro.
“In alcune realtà, come Molise, Abruzzo, Sardegna, Basilicata, Campania, ha avuto risultati che ci fanno ben sperare. In altre realtà invece non siamo stati all’altezza della situazione, tanto che la cittadinanza si è dimenticata di noi e se se ne è ricordata lo ha fatto per qualche inefficienza o addirittura per qualche comportamento irregolare di nostri dirigenti o amministratori”.
“Per questa ragione – ha sottolineato – con umiltà e anche con determinazione io ho detto: costruiamo una nuova Italia dei Valori, che non chiede il voto perché c’è Di Pietro, ma dove Di Pietro è uno dei tanti e che nel territorio è un partito strutturato e in grado di rispondere tutti i giorni ai cittadini”.
“La prima cosa che chiediamo è quella di ricostruire in Italia una coalizione unitaria di centrosinistra sul modello molisano, dove attorno al presidente della Regione, Paolo Frattura, ci siamo assunti la responsabilità di governare”, ha concluso Di Pietro.