Roma. Abbiamo abbassato i tassialle banche ma non ai risparmiatori: è sbagliato dire che stiamoespropriando i risparmiatori.
Così il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, dopo aver deliberato il taglio del costo del denaro al minimo storico dello 0,15%.
I tassi resteranno a questo livello o ancor più basso per lungo tempo, dice Draghi. Per sostenere la ripresa economica, Francoforte intende rilanciare il credito alle imprese e una serie di misure, volte a riportare l’inflazione vicina ma inferiore al 2%.
Le misure combatteranno l’eventualità di deflazione (diminuzione del livello generale dei prezzi), che comunque Draghi scongiura: Non ne vediamo il rischio nell’Eurozona. Intanto, per il secondo semestre dell’anno Draghi stima una crescita moderata e inferiore alle previsioni anche per il 2015.
La Bce, infatti,per l’Eurozona prevede il Pil all’1% per il 2014, 1,7% per il 2015 e1,8% per l’anno successivo. Tre mesi fa le stime erano a 1,2%,1,5% e 1,8% rispettivamente. La ripresa è debole, fragile e irregolare, sottolinea Draghi.
Il vertice dell’Eurotower denuncia nell’area Euro disoccupazione e capacità produttive inutilizzate ancora inadeguate e per invertire questa rotta si dice pronto a decidere un ulteriore allentamento monetario, e cioè una svalutazione della moneta unica. Gli interventi non finiscono qui. I governi facciano di più per le riforme, conclude Draghi.